Inter, assenze e giocate-lampo: con la Spal vittoria non entusiasmante ma fondamentale

Posted By on Mar 11, 2019 | 0 comments


Giovanni Rosati

Tra le mille distrazioni extra-campo, gli ottavi di Europa League appena giocati per metà e imminenti per l’altra metà e con il derby dal più alto valore per la classifica degli ultimi anni da giocare nel prossimo turno di Serie A, alla partita con la Spal si poteva davvero rischiare di dare troppa poca importanza. E un’Inter raffazzonata per le tante assenze – senza Icardi, Perisic, Nainggolan e Vecino, con un Keita ancora acciaccato, Skriniar e D’Ambrosio risparmiati perché diffidati e con Asamoah esterno alto nel 4-2-3-1 – nella prima ora di gioco si trova in difficoltà, crea pochissime occasioni e rimane ferma su un pareggio a reti bianche che non tradirebbe particolarmente quanto mostrato dai ventidue in campo. Anzi, ventiquattro. Nel primo tempo, infatti, i nerazzurri perdono prima Brozovic per un risentimento muscolare alla coscia destra e poi Miranda per una sospetta frattura nasale dovuta a un colpo con la mano di un carrarmato come Petagna. Eppure, tra le difficoltà, la Beneamata trova il suo lieto fine.

In una gara come quella di San Siro l’unico modo andare a segno era sperare nella giocata-lampo di uno dei tuoi più estrosi giocatori, e questo è successo. Merito di Politano, il quale al 67’ ha controllato e in una minuscola frazione di tempo girato in porta il pallone che, grazie a una deviazione, ha cambiato le sorti della gara. Col secondo e ultimo tiro in porta della gara nerazzurra, dieci minuti più tardi, gli ospiti hanno poi trovato il definitivo 2-0 grazie a un destro rabbioso di Gagliardini, autore di un bel gol ma non di una prestazione eccezionale. Due su due, ma poteva essere tre su tre. Nel primo tempo infatti ai Baùscia è stato annullato il gol del vantaggio del solito Lautaro, che aveva controllato con il petto, scartato il suo avversario e bruciato Viviano confezionando una vera perla. Peccato che a quel petto fosse seguito un controllo di braccio, e che quella prima conclusione nello specchio fosse stata estromessa dalle statistiche e dal tabellino. In ogni caso, all’Inter non si può negare un marcato cinismo.

Così, all’indomani del suo 111esimo compleanno, l’Inter si è fatta un regalo fondamentale per la propria stagione, al quale però non avrà molto tempo da dedicare. C’è da pensare subito al ritorno contro l’Eintracht e a chi sarà il centravanti in quell’occasione: Lautaro è squalificato, Icardi ieri non si è presentato neanche in tribuna e a questo punto ogni speranza viene riposta su Keita. C’è da pensare al derby, al Milan che è a +1 e alla nuova Roma di Ranieri che vincendo contro l‘Empoli si porterebbe a -3 aggiungendo una quantità sconsiderata di pepe a una portata già decisamente piccante di suo. E i nerazzurri dovranno dimostrare d’avere l’amianto in bocca per resistervi.

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