Nicola Ciacciarelli
Il Genoa si conferma avversario micidiale per la Juventus e, dopo il pari dell’andata allo Stadium, infligge ai bianconeri anche la prima sconfitta in campionato. Il 2-0 di Marassi è comunque indolore per i bianconeri che hanno un margine di ben 15 punti di vantaggio sul Napoli a due mesi dal termine del campionato.
La squadra di Allegri mostra di essere scarica fisicamente e soprattutto mentalmente dopo la notte magica con l’Atletico. I numerosi cambi, rispetto a mertedì, non sortiscono l’effetto sperato. Cinque uomini diversi, ma la grinta e la voglia di distanziare le dirette rivali per la salvezza, vincenti il giorno precedente, fa volare il Genoa.
Il 3-5-2 messo in campo da Allegri prova a limitare le scorribande sulle fasce degli esterni rossoblù e pur non giocando una gara scintillante, la Juve ci riesce per una settantina di minuti. La proposta di gioco dei bianconeri è, però, limitata agli spunti di Dybala. L’argentino è costretto ad arretrare in mediana per giocare palloni, allontanandosi così da Mandzukic. Mentre Pjanic è avulso dal gioco e soffre oltremodo la pressione dei centrocampisti genoani.
A risolvere il match ci pensano i cambi di Prandelli. Sturaro prima e Pandev poi orientano il match dalla parte dei liguri. In casa Juve la mente è ancora alla splendida rimonta di martedì e la prima sconfitta in campionato è la logica conseguenza.