Vincenzo Boscaino
Sulle cronache internazionali c’è un gran parlare della Brexit e degli scenari possibili che essa comporterà. È così tutto poco chiaro, fumoso e imprevedibile. Come spesso accade il calcio ci offre parallelismi e connessioni meravigliose. La Brexit ci sarà anche in Champions League, dove Tottenham e Manchester City si sfideranno sulla strada della coppa dalle grandi orecchie, ed una delle due i abbandonerà inevitabilmente la competizione.
Per Guardiola è arrivato il momento decisivo. Lo Schalke era sì squadra ostica, ma non rappresentava un banco di prova attendibile. La squadra di Pochettino è la cartina al tornasole dei sogni dei Citizens. Oggi si saprà se il Manchester City è in grado di sconfiggere tutti i fantasmi “europei” di questi anni, se riuscirà a scrollarsi l’etichetta di “bella e perdente”, se potrà seriamente candidarsi alla vittoria finale.
Le due squadre sono ormai abituate a darsi battaglia, fuori e dentro al campo. Guardiola alzò un polverone l’anno scorso quando, in piena corsa per il titolo, definì la squadra di Pochettino come “il team di Harry Kane”. Un “odio” sportivo che è continuato anche sul terreno di gioco con il City che ha spento i sogni di conquistare il campionato proprio agli arcirivali di Londra.
Guardiola si presenta alla sfida più importante della stagione con il dubbio di rischiare Aguero, che ha subito uno stop muscolare in settimana. Per il resto, il tecnico spagnolo può schierare il meglio di ciò che ha a disposizione. In difesa linea a 4 con Walker-Laporte-Otamendi-Mendy davanti ad Ederson. A centrocampo il trio Gundogan-Fernandinho-De Bruyne è una garanzia, e non sbaglieremmo a pensare che sia la mediana più forte di tutta la competizione. In attacco, Bernardo Silva e Sterling agiranno sulle fasce per supportare l’argentino che dovrebbe essere recuperato in tempo.
In questi novanta minuti il City va a caccia di certezze per il futuro. La strada per Madrid non è più molto lunga, ed ogni partita ha un’importanza incalcolabile. Oggi è il momento della verità.