Juve, pari prezioso

Posted By on Apr 11, 2019 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
Uno a uno, palla al centro. Il primo tempo della doppia sfida con l’Ajax termina così. Alla Johan Cruyff Arena i giovani olandesi confermano di essere avversario duro e ostico, pericolosissimo se riesce arrivare in prossimità degli ultimi sedici metri.
La Juve di Amsterdam non crolla come a Madrid, ma regge e , soprattutto, si porta in dote a Torino un prezioso gol di Cristiano. Il portoghese sfrutta la pennellata del connazionale Cancelo per trafiggere in ripartenza gli olandesi. L’Ajax, seppur guidato da un predestinato come Matthijs de Ligt, si conferma squadra non imperforabile in difesa a livello europeo. Non per la qualità dei suoi difensori, ma per il tipo di gioco degli uomini di ten Hag che li espone di continuo a pericolose ripartenze avversarie.
Dopo i primi dieci minuti l’Ajax ha preso il comando delle operazioni, riuscendo a tener basso il baricentro dei bianconeri. La Signora, specialmente nella prima frazione, ha troppo spesso preteso di ripartire con un fraseggio corto al limite della propria area, rischiando di perdere palloni letali. La pressione dei biancorossi è costante e fastidiosa. Rari i momenti in cui i campioni d’Italia riescono ad impostare con calma. Pjanic è completamente oscurato dalla gabbia preparata ad hoc per lui dai centrocampisti di casa. Il bosniaco, male all’inizio, trasformerà la sua gara in 90 minuti di sacrificio. Più sciabola che fioretto. Ad Allegri va bene così, per il momento.
Non sarà il calcio totale di Rinus Michels, ma alla manovra ajacide partecipano tutti. Lo conferma il fatto che tutti i giocatori tentano almeno una volta la conclusione verso la porta di Szczesny, ad esclusione di Blind. Il numero di passaggi riusciti, 526 contro 311, evidenzia come il pallino del gioco sia stato appannaggio degli olandesi. Eppure i bianconeri hanno avuto le loro occasioni. L’impressione è che Madama abbia più modi per poter affondare in area avversaria e quando costringe l’avversario a crossare dalla trequarti ha vita facile contro il trio Neres-Tadic-Ziyech, non proprio tre saltatori di testa. Il tridente di ten Hag predilige il fraseggio nello stretto per poter sfondare centralmente e la rete del pareggio di Neres è un capolavoro dell’esterno brasiliano, ma ”aiutato” dall’enorme ingenuità di Cancelo.
Il finale di gara ha messo in evidenza un ritrovato Douglas Costa, autore di un paio di sprint clamorosi e di un palo che ancora sta tremando. Possibile che la mezzora finale dell’ex Bayern convinca Allegri a rinunciare ad un irriconoscibile Mandzukic nel return match e dar fiducia al numero 11. Possbile sì, ma niente certezze, perchè una rondine non fa primavera e perchè il ragazzo è tornato dopo due mesi di stop. Troppo presto per potersi lanciare in previsioni, ma la sua candidatura per il match dell’Allianz Stadium è stata lanciata.

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