Vincenzo Boscaino
Il calcio è lo sport più bello del mondo! Se anche voi siete rimasti attoniti davanti la tv sperando che l’arbitro non avesse mai emesso quei tre maledetti fischi, se anche voi siete rimasti sul divano sperando che la partita durasse per sempre, se anche voi avete urlato e gioito, trattenuto il fiato e aumentato il battito cardiaco in questi benedetti novanta minuti, allora sì. Anche voi penserete come noi che questo è lo sport più bello del mondo. Manchester City-Tottenham è stato quanto di più bello potessimo chiedere di vedere, una partita che rimarrà nella storia di questa competizione e nel cuore di tutti i tifosi.
Il City esce e torna a casa, però questa volta è diverso, non è come tutte le altre volte. C’è la netta sensazione di aver assistito a qualcosa di unico ed irrepetibile, una trama scritta dal destino nella quale niente e nessuno poteva bloccare lo scorrere degli eventi. Le colpe della squadra di Pep sono da ricercare nella partita d’andata dove non si doveva perdere in quel modo. Ma al ritorno no, non si poteva chiedere di più.
Il City è caduto e risorto, ha visto a pochi metri la semifinale senza mai davvero agguantarla. Guardiola a fine partita: “è crudele ma dobbiamo accettarlo, ci sono stati 20 minuti surreali. Abbiamo fatto tutto il possibile, ma in questa competizione paghi le piccole distrazioni. Alla fine, è andata male a noi. Congratulazioni al Tottenham”. Poi in conferenza accenna al fallo di mano di Llorente, ma non vuole neanche lui porre l’accento su questo episodio, non vuole recriminare nulla.
È stato tutto bellissimo, ma alla fine il sogno finisce qui. La maledizione europea per il City continuerà almeno per un altro anno. Come sempre, da settembre i ragazzi del Manchester torneranno sui blocchi di partenza come favoriti, e come sempre cercheranno di vincere contro un destino che l’ha sempre puniti più del dovuto. Guardiola, dal canto suo, ha fallito. Era stato chiamato per vincere, non l’ha fatto. Adesso testa sul campionato che è ancora da vincere e poi chissà. Chissà se ritroveremo ancora lo spagnolo sulla panchina dei Citizens.