Lazio, con l’Udinese basta il compitino

Posted By on Apr 18, 2019 | 0 comments


di Marco Bea

 

Seppur al piccolo trotto la Lazio supera l’Udinese per 2-0 nel recupero della 25° giornata, ritrovando quei 3 punti che mancavano dall’esaltante trasferta di Milano, sponda Inter, del 31 marzo scorso. A conti fatti il match di ieri si è rivelato poco più di una formalità per i biancocelesti, che hanno disposto a proprio piacimento, ad eccezione di un paio di brividi, di un’avversaria lontana dalla sua miglior versione e costretta ad amministrare le forze, anche a causa di qualche assenza importante, in vista dello sprint salvezza. L’Udinese di Tudor, alla seconda uscita consecutiva all’Olimpico dopo la tenace quanto dispendiosa prova di sabato contro la Roma, rappresentava infatti l’antagonista ideale per rimettersi in careggiata e per lasciarsi subito alle spalle sia la fresca sconfitta con il Milan, che tutte le polemiche generate dal convulso ed amaro finale di gara di San Siro.
Nel primo tempo il predominio della Lazio è partito dal controllo della mediana, dove Leiva, Milinkovic e Parolo, titolare in virtù della squalifica di Luis Alberto, hanno fatto la voce grossa nei confronti dei dirimpettai Sandro, Mandragora e Badu. Il ghanese al 20’ si è reso comunque protagonista dell’unica occasione alla mano dei friulani, con una spizzata di testa finita sulla traversa, che ha anticipato di poco l’uno-due dei biancocelesti. Nel giro di 3 minuti i capitolini si sono infatti portati prima in vantaggio con la fulminea zampata di Caicedo sul primo palo, su imbeccata di Immobile, per poi raddoppiare grazie alla sfortunata autorete di Sandro, tradito da un corner piovuto in area piccola dopo il buco sia di Milinkovic che del portiere Musso. Il margine al giro di boa dell’incontro sarebbe potuto essere ancor più netto per la Lazio, senza l’errore di Immobile a tu per tu con Musso al 30’ e lo zampino del VAR, intervenuto a tempo scaduto per annullare una rete di Acerbi viziata dall’assist di mano di Milinkovic.
Nella ripresa gli uomini di Inzaghi si sono invece colpevolmente seduti, almeno fino al 65’, concedendo anche all’Udinese la chance di rientrare in gioco. La supremazia territoriale dei bianconeri è infatti sfociata in un calcio di rigore, ravvisato dall’arbitro Calvarese per un ingenuo sgambetto di Lulic ai danni di Lasagna. La trasformazione di De Paul è stata tuttavia murata in maniera magistrale da Strakosha, che con il suo guizzo ha in sostanza spento le ultime velleità dei rivali. Il match si è quindi trascinato senza particolari lampi di agonismo fino al triplice fischio, grazie anche all’ingresso di Badelj per Caicedo, mossa ben studiata da Inzaghi per dare linfa e palleggio ad un centrocampo meno dominante rispetto all’avvio. Anche senza il vuoto della partita in meno la Lazio continua comunque a viaggiare con un leggero distacco dal trenino Champions, il 4° posto del Milan è distante 3 punti, che giornata dopo giornata appare però sempre più difficile a colmare. Le speranze dei biancocelesti sono alimentate per lo più dal calendario, che presenterà un turno sulla carta favorevole già nel sabato pre-pasquale, dove all’Olimpico arriverà un Chievo già retrocesso.

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