Comunque festa

Posted By on Apr 21, 2019 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
La Juve si mette alle spalle la delusione per l’eliminazione in Europa, cogliendo l’ottavo titolo consecutivo in Italia. La vittoria dello Scudetto è matematica dopo la vittoria in rimonta contro una più che buona Fiorentina.
Gli uomini di Montella colpiscono due legni con Chiesa e non sfruttano alcune ripartenze in cui avrebbero potuto far male alla Signora. Juve stordita e poco reattiva nei primi 20-25 minuti. Latitano le palle gol, perchè Cuadrado e Bernardeschi sono lontani dall’isolato Ronaldo e il centrocampo accompagna poco l’azione offensiva. Di contro la Viola difende con ordine e riparte, sfruttando il buco creatosi tra mediana e difesa bianconera.
Alla Signora bastano un paio di strappi per ribaltare la situazione. La prima è una classica situazione da calcio d’angolo. Cross sul primo palo ed Alex Sandro che viene incontro per una spizzata o una girata verso la porta. Barrate B in questo caso e l’uno a uno è cosa fatta. Il secondo è tutta opera di Cristiano Ronaldo. Il portoghese attende la pressione del difendente avversario, il ventunenne slovacco Hancko, per poter accelerare, andarsene via e mettere il pallone in mezzo poi deviato in porta da Pezzella.
La gara di ieri fotografa la differenza in Italia che ha ormai scavato la Juve tra se e gli avversari. Ai bianconeri basta andare al piccolo trotto e trovare alcuni momenti della partita in cui saper accelerare per poter vincere le partite. A volte basta il minimo indispensabile. Quel che non accade in Europa, dove gli avversari alzano i ritmi e riescono a proporre con continuità la propria idea di gioco. L’Europa che tornerà ad essere super obiettivo della Signora dalla prossima stagione. Cristiano ci sarà. ”Al mille per cento” come ha detto lui. Già da ora Agnelli, Nedved e Paratici sono attivi per costruire una nuova Juventus che punti alla Champions e si confermi in Italia. Come ieri.

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