Una squadra senza pace

Posted By on Lug 5, 2019 | 0 comments


di Pasquale Pollio

 

La scorsa estate, con la retrocessione in Serie D a causa della mancata presentazione della fideiussione si chiudeva l’era Taccone, ma nonostante l’amarezza per la ripartenza dalla quarta serie, la piazza accolse con entusiasmo l’arrivo di Gianandrea De Cesare che, a detta di tutti, avrebbe dato solidità economica alla società provando a riportarla velocemente nel calcio che conta.
Sembrava che tutto andasse per il meglio, perché nonostante la partenza ad handicap i lupi conquistavano la promozione in Lega Pro e lo scudetto di Serie D, ed inoltre la società ottemperava a tutti gli adempimenti necessari per l’iscrizione al nuovo campionato.
Ma come un fulmine a ciel sereno il Patron De Cesare si smarcava mettendo in vendita le due società sportive controllate dalla Sidigas, ed in una nota si specificava che: “congiunture oggi impongono di dirottare risorse ed impegno sull’attività principale al fine di salvaguardarsi dal procedimento in corso”, procedimento che potrebbe persino portare al fallimento della Sidigas.
Per evitare l’ennesima estate da paura bisognerà velocemente trovare acquirenti per U.S. Avellino, visto che a prescindere dall’iscrizione, il 30 Giugno sono scaduti i contratti dello staff tecnico e di ventuno giocatori della rosa, quindi è impossibile programmare il prossimo campionato che partirà il 25 Agosto.
Tutti si chiedono perché De Cesare, lo scorso anno, ha acquistato il titolo sportivo dell’Avellino, visto che non poteva non essere al corrente della situazione debitoria della Sidigas, facendo così ripiombare una città nel terrore di dover nuovamente ripartire dalla Serie D, ipotesi che nessuno vuole prendere in considerazione.

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