Occhio allo United

Posted By on Ago 13, 2019 | 0 comments


Vincenzo Boscaino

Doveva essere l’uomo della Provvidenza, la leggenda che sopperiva al blocco di mercato, il tecnico che ripartisse dai giovani per il nuovo futuro dei blues. E invece… alla prima uscita il Chelsea viene annichilito dallo United di Solskjær che con un perentorio 4 a 0 risponde presente alle vittorie di Liverpool e City.

Non che il Chelsea abbia giocato male, almeno nel primo tempo. Lampard si presenta mettendo ragazzini in campo nei ruoli chiave: Tommy Abraham e Mason Mount (41 anni in due) al posto dei campioni del mondo Giroud e Kante. Freschezza e novità tattica che sembra pagare nei primi minuti del match, ma con il passare dei minuti è una scelta che pagherà dazio. Lo United inizia a controllare il pallino del gioco, fraseggi veloci e verticalizzazioni immediate. Troppo più organizzati, troppo più pronti, troppo più freschi.

Durissimo Mourinho, ex di entrambe le squadre, che critica duramente Frank Lampard: “Per la sua prima gara ufficiale avrebbe dovuto scegliere una squadra più esperta.” Un conto, però, troppo salato pagato dai Blues. Il tecnico risponde alle varie accuse: “Non bado a cosa dicono gli altri, io credo in questi ragazzi. Non posso, inoltre, guarire i calciatori dagli infortuni. Ho mandato in campo chi avevo a disposizione”.

Un avvio shock. Per entrambe le squadre. Lo United, infatti, non si deve facilmente illudere e deve rimanere con i piedi per terra. Sono partiti giocatori importanti (Herrera e Lukaku) e non sembra, almeno nell’immediato, che chi è arrivato possa essere già pronto per colmare il divario con il City.

Questi novanta minuti devono essere “pesati” e ridimensionati da entrambe le parti. Il calcio di agosto si sa, fa brutti scherzi. La premier è ancora lunga. Lampard avrà modo di farsi conoscere, e lo United di capire a cosa può ambire. Solo il tempo ci dirà quanto questa partita sia stata significativa.

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