Giorni di Fuoco

Posted By on Ago 27, 2019 | 0 comments


Vincenzo Boscaino

Inizio settimana agrodolce in casa della Fiorentina. Se da una parte vi è il rammarico di un prestazione troppo bella che è valsa solo zero punti, dall’altra la consapevolezza che si è imboccata una strada che sembra condurre verso un radioso orizzonte. Da Castrovilli a Sottil, da Pulgar a Boateng. Il mercato estivo ha rafforzato ed allargato una rosa con un mix di giovani interessanti e calciatori importanti d’esperienza. Ma non è ancora finito.

Il 2 settembre sembra ormai vicinissimo, ma chi conosce bene il calciomercato sa che c’è ancora una vita davanti. Trame, intrighi e colpi di scena inaspettati. Tutto può succedere negli ultimi giorni di mercato. La Fiorentina ha intenzione, infatti, di mettere a segno qualche colpo per dare a Montella una squadra che possa definitivamente puntare all’Europa.

Pradé si nasconde davanti ai microfoni, cerca di non scoprire le carte in tavola. Perché se lo scambio Biraghi-Dalbert sembra ormai in dirittura di arrivo, con entrambi i giocatori che non hanno giocato domenica, gli altri movimenti della Viola sono un’ incognita. Di sicuro, il Ds ha detto che la Fiorentina sta cercando un quarto esterno alto. Raphinha è il nome più gettonato, l’esterno dello Sporting Lisbona sembra essere l’indiziato numero uno per arrivare sulle sponde dell’Arno. 30 milioni, tanto chiede il club portoghese, una cifra però giudicata ancora troppo altra dalla Viola.

L’intermediario di mercato Lorenzo de Santis, invece, intervenuto a radio sportiva spiazza tutti con un nome a sorpresa dichiarando: “La Fiorentina è reduce da una uscita positiva contro il Napoli e cercherà di completare la rosa con un difensore centrale e un colpo importante davanti come De Paul“. L’esterno dell’Udinese può essere quindi il nome caldo delle ultime ore se la trattativa con il club di Lisbona non dovesse concludersi.

Che sia un nome o un altro, è chiaro che la Fiorentina voglia dare un ultimo ritocco alla rosa. L’uscita contro il Napoli ha fatto ben sperare. La sensazione è che ci voglia un ultimo tassello per poter diventare competitivi per l’Europa che conta. Da qui al 2 settembre tutto può succedere.

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