di Pasquale Pollio
Il Cagliari esce nuovamente sconfitto dalla Sardegna Arena contro un’Inter per niente trascendentale, anzi i rossoblù che Maran aveva schierato con un inedito 3-5-2, sino al rigore concesso da Maresca, erano pienamente in partita e nulla faceva presagire l’epilogo finale, ma nonostante gli evidenti progressi mostrati dalla squadra rispetto allo sfortunato esordio con il Brescia la classifica langue, e mai sosta giunse più opportuna per riordinare le idee, visto che se è vero che Maran gode della totale fiducia della società, d’altro canto il tecnico ha il dovere di far funzionare la macchina da guerra che gli è stata messa a disposizione.
Bisogna archiviare questa sconfitta, perché dopo gli impegni delle nazionali i rossoblù si presenteranno al Tardini dove non saranno ammessi più errori, ed il tecnico dovrà provare, durante la sosta, nuovi schemi di gioco visto che per due anni tutto la manovra si sviluppava avendo un terminale centrale come Pavoletti, con caratteristiche completamente diverse da Simeone, attaccante più propenso al fraseggio palla a terra.
Il dato incontrovertibile è che il centrocampo del Cagliari può fare invidia alle squadre di prima fascia, ma resta il problema atavico del gol, anche se ad onor del vero la società ha provato sino all’ultimo minuto del mercato a rinforzare ulteriormente il reparto senza però riuscirvi….intanto quello zero in classifica grida vendetta