Pasquale Pollio
Difficile commentare la partita della Juve Stabia, perché leggendo il tabellino dell’incontro viene da pensare ad un match dominato dall’Ascoli, ed invece ci tocca raccontare tutta un’altra storia.
Nel primo tempo si è vista solo una squadra in campo, la Juve Stabia, schierata da Mister Caserta con il 4-3-3 che si trasformava in 4-5-1 con Canotto ed Elia che scalavano sulla linea dei centrocampisti in fase di non possesso, e per quarantacinque minuti i gialloblù hanno disputato una partita perfetta fatta di pressing e raddoppi di marcatura, costruendo sei nitide occasioni per andare in vantaggio, colpendo due pali ed una traversa.
Si andava così incredibilmente al riposo sul risultato di parità con l’Ascoli non pervenuto.
Ma, come spesso accade nel calcio, se non concretizzi ciò che crei sei punito, ed al rientro dagli spogliatoi, alla prima azione in ripartenza, i marchigiani passavano in vantaggio con Da Cruz che batteva un incerto Branduani, passavano solo nove minuti, Calò perdeva una palla a centrocampo innescando un nuovo contropiede bianconero finalizzato nuovamente dall’attaccante olandese.
I gialloblù subivano il colpo ed andavano in confusione, tanto che un minuto dopo era Ninkovic a colpire il palo a portiere battuto, a questo punto Caserta correva ai ripari effettuando una doppia sostituzione; Forte e Calvano per Canotto e Di Gennaro, ridisegnando tatticamente la squadra in campo con il 3-4-3, la mossa sembrava dare i frutti sperati, visto che al quindicesimo i gialloblù riaprivano l’incontro con uno splendido gol in rovesciata di Cissè, producendo poi il massimo sforzo alla ricerca di un meritatissimo pareggio, colpendo anche l’ennesimo legno di questa partita stregata, ma al minuto trentaquattro in una nuova azione di contropiede l’Ascoli realizzava il terzo gol, complice un’incertezza di Branduani, e dopo un minuto l’arbitro concedeva un rigore sacrosanto ai bianconeri trasformato da Ardemagni che chiudeva di fatto l’incontro.
La punizione di Pucino al quarantaquattresimo minuto fissava il risultato finale sul cinque a uno, un passivo pesantissimo per quello che si era visto in campo nell’arco dei novanta minuti, e per non farsi mancare niente le “Vespe” chiudevano l’incontro in dieci uomini, con Calvano che si faceva espellere per proteste.
Ora Mister Caserta dovrà analizzare gli errori commessi nel secondo tempo della partita, che si erano evidenziati anche nel precedente match perso con il Pisa, per trovare le giuste contromisure, perché non si possono continuare a lasciare punti per strada, in special modo tra le mura amiche, serve un’inversione di tendenza a partire già dalla prossima sfida di Crotone nel turno infrasettimanale.