Pasquale Pollio
I rossoblù si presentano al cospetto del Napoli sulle ali dell’entusiasmo frutto delle due vittorie consecutive ottenute in campionato, consci però delle difficoltà che incontreranno nell’affrontare la “corazzata” di Ancelotti, che può vantare il miglior attacco della Serie A.
Storicamente quella di Napoli risulta essere una trasferta indigesta ai sardi che hanno conquistato l’ultimo punto al San Paolo nel lontano 2014, on un rocambolesco tre a tre, e nei trentasette precedenti hanno conquistato i tre punti solo quattro volte, inoltre Maran dovrà rinunciare contemporaneamente a Cigarini e Nainggolan e arà costretto a ridisegnare la linea mediana dove dovrebbero agire Rog, Oliva e Nandez, sempre che non decida di aumentarne la fisicità inserendo Ionita per Oliva, per il resto l’unico dubbio è relativo al ballottaggio tra Birsa e Castro per il ruolo di trequartista alle spalle di Joao Pedro e Simeone.
Sulla carta il Napoli resta favorito, ma la carta non conta perché i punti bisognerà sudarseli sul campo,