É una Juve di rimonta

Posted By on Set 25, 2019 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
Ancora 2-1. Ancora in rimonta. La Juventus di Maurizio Sarri batte il Brescia e lo fa come con il Verona, ribaltando il risultato. I bianconeri riescono a sopperire all’assenza di Cristiano ed espugnano il Rigamonti, issandosi provvisoriamente in testa alla classifica.
A Brescia Sarri propone un 4-3-1-2 in cui Ramsey gioca da rifinitore. Il compito del gallese è quello di buttarsi negli spazi venendo da dietro, mentre a Dybala è affidato quello di affiancare Higuain. In realtà la gara della Joya sarà un concentrato di sostanza e dedizione alla causa. Ottanta minuti di livello, da autentico trascinatore. Una partita di chi sa che deve prendersi in mano la squadra con l’assenza di CR7. A complicare le cose però ci pensa Szczesny che si fa piegare le mani dalla conclusione potente, ma centrale di Donnarumma. La gara della Signora è in salita dopo appena quattro minuti.
Il Brescia, del rientrante Balotelli, è messo a specchio. I lombardi arretrano il loro baricentro dopo l’iniziale vantaggio e subiscono la reazione juventina. Le occasioni per Madama fioccano, eppure occorre un autogol per impattare il punteggio. Una linea difensiva più alta permette alla squadra di esser più corta e conseguentemente anche di portare più uomini in area.
Gara piacevole, perchè i lombardi non stanno a guardare e rispondono agli ospiti con ripartenze veloci dettate dal gioiellino Tonali. Normale che la ricerca della vittoria esponga i bianconeri a qualche rischio in fase difensiva. Pjanic fa 2-1, ma il match è vivo. La Juve crea, il Brescia risponde. Dessena prima e Chancellor fanno venire i brividi al popolo bianconero. La Juve rimane in piedi e costruisce a sua volta palle gol, ma il risultato rimane inchiodato sul 2-1.
La serata del Rigamonti mette in mostra una Juve caparbia e paziente. Capace di costruire con continuità se riesce a portare più uomini in area. Accorciare e recuperar palla sarà il mantra da qui a maggio. Fondamentale infatti per i campioni d’Italia in carica sfruttare gli spazi che vengono a crearsi quando l’avversario non è schierato perfettamente. Lascia ancora qualche perplessità la fase difensiva in situazioni di vantaggio. Gli scorsi anni la Juve, comandando nel punteggio, sembrava aver blindato il risultato negli ultimi 20-25 minuti. Quest’anno sia Verona che Brescia hanno costruito importanti occasioni da gol, spesso con ribaltamenti di gioco che hanno messo a nudo le difficoltà dei torinesi sugli esterni. E la colpa non sempre deve ricadere sui singoli.
Una soluzione è senza dubbio quella adottata ieri dal tecnico. All’80’ la Juventus è passata al 4-4-2 con l’ingresso di Matuidi per Dybala. Il francese si è posizionato a sinistra aggiungendo un uomo dinamico in mediana, bravo nello spezzare le trame di gioco degli avversari e che ha anche gamba per spingersi in avanti.

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