Ripensamenti e dubbi in via Aldo Rossi

Posted By on Ott 7, 2019 | 0 comments


di Brenda Galbato

 

Aria tesa in Casa Milan dopo la partita vinta contro il Genoa. Non sembra bastare la vittoria faticata del Diavolo dopo aver subito 4 sconfitte e 3 vittorie.

Parte della dirigenza sembra non aver gradito le capacità tattiche di Giampaolo in quanto non si è visto un gioco solido con fondamenta e una personalità di squadra.

Un Milan prevedibile simile allo scorso anno che utilizza in campo il modulo di Gattuso 4-3-3 ricorrendo anche ai suoi ex-fedelissimi: Calhanoglu e Suso.

Chi vorrebbe salutare in primis l’allenatore è il dirigente croato Zvonimir Boban che pare non sia stato contento del poco utilizzo degli acquisti nuovi e del modulo adottato. La società si aspettava di vedere in campo il modulo prescelto del tecnico (4-3-1-2) che non è mai stato utilizzato.

Anche Maldini che fino a pochi giorni fa aveva preso parte alle difese del tecnico, ora opta per un esonero come soluzione efficace al problema.

I nomi papabili del momento sembrano essere quelli di Spalletti vincolato ancora alla società neroazzurra, alla quale non dispiacerebbe alleggerirsi dell’ingaggio. A seguire Pioli che resta però il profilo prescelto dalla Sampdoria per sostituire Di Francesco dopo i pessimi risultati avuti con il Verona; Garcia in ottimi rapporti con il Ds Massara o Ranieri pronto a venire a Milanello.

A mio avviso la colpa non è solo dell’allenatore, ma anche della dirigenza che ha voluto creare un progetto basato sui giovani senza tener conto che questo gruppo ha bisogno di giocatori con personalità forte e determinata che sappiano far da guida ai meno esperti.

Obiettivo del fondo Eliott è quello di poter fare plusvalenza così da poter rivendere il Milan. Una società che sembra non interessarsi dei risultati in campo, ma in finanza.

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