Giovanni Rosati
La sconfitta nello scontro diretto, arrivata alla sesta giornata di Serie A, ha fatto male. L’Inter fino a quel momento le aveva vinte tutte in campionato e un risultato differente avrebbe chiarito a tutti quanto i nerazzurri volessero effettivamente, concretamente interrompere lo stradominio quasi decennale della Juventus in Italia. La sconfitta per 2-1 non ha ridimensionato un progetto effettivamente importante, ma ha portato molti a credere che sì, quest’anno il campionato sarebbe stato più interessante, ma che alla fine la Vecchia Signora si sarebbe comunque imposta, perché ormai la Juve è la Juve, inutile pensare che possa non vincere la Serie A.
Probabilmente, nessuno si aspettava che due giornate più tardi, l’Inter avesse già l’occasione di riprendersi la vetta. I bianconeri si sono infatti fermati di fronte al Lecce, club della città natale di Antonio Conte, che a suo “figlio” è riuscita a regalare questa grande chance. Tornare davanti, in solitaria, farebbe tornare al proprio posto anche qualche pensiero negativo.
Di fronte c’è il Parma, questo l’ostacolo che divide l’Inter dalla vetta. Un Parma in emergenza, senza Inglese né Gervinho, che da centravanti schiererà Gervinho, con Kulusevski e l’ex Karamoh a supporto. Ma poco contano i nomi, l’Inter deve far valere il proprio status di big club e dimostrare la propria fame. Quanta voglia c’è, effettivamente, di interrompere la striscia bianconera? E quanto, soprattutto, di tornare a vincere lo scudetto dopo un decennio? Questo è il momento di affermarlo, con grinta e con fermezza. Inter, carpe diem: la Juve s’è fermata!