Pasquale Pollio
Il Cagliari si presenta a Torino reduce da sei risultati utili consecutivi nella speranza di poter allungare la striscia positiva che non si verifica dal 2014, impresa ancor più rilevante in caso di vittoria visto che i rossoblù hanno vinto cinque gare nelle prime nove giornate solo nel campionato 1969/70, quello del mitico scudetto.
Maran in conferenza stampa non ha voluto scoprire le sue carte in considerazione del trittico di partite da disputare in sette giorni che richiederà l’utilizzo di gran parte della rosa, ma se per difesa e centrocampo le alternative non mancano, nel reparto avanzato si prevede un vero e proprio “tour de force” perché è molto probabile che Joao Pedro e Simeone giocheranno tutte le gare visto che le alternative non danno le dovute garanzie.
Ma ci sono delle certezze nell’undici che scenderà in campo oggi all’Olimpico Grande Torino, a partire da Olsen, mentre per la difesa sussiste ancora il dubbio su chi si posizionerà a destra, dove a contendersi una maglia ci saranno Pinna, Faragò e Mattiello, certo l’utilizzo di Klavan, Pisacane e Pellegrini a completamento della linea, in mediane il tecnico non rinuncerà a Cigarini che sarà affiancato da Rog ed uno tra Ionita e Nandez che in settimana ha avuto dei piccoli problemi, ma l’uruguagio sembra essere diventato pedina indispensabile nello scacchiere rossoblù, nessun dubbio sull’utilizzo del “Ninja” sulla trequarti a supporto di Joao Pedro e Simeone che ha nei granata una delle sue vittime preferite.
L’insidia maggiore per i rossoblù resta la voglia di riscatto degli uomini di Mazzarri che non possono più permettersi passi falsi, in special modo davanti al pubblico amico, per non aprire quella che sarebbe una vera e propria crisi tale da far vacillare anche la posizione del tecnico.