Vincenzo Boscaino
I Viola sbattono sopra il muro ducale. Con queste sette parole possono essere riassunti i novanta minuti di Fiorentina – Parma. La squadra di Montella ci prova, ci riprova, ma non riesce mai a sferrare il colpo di grazia. Un pareggio che muove di poco la classifica, un pareggio che fa male.
La partita va secondo il copione stabilito. La Fiorentina controlla il match con fraseggi veloci e di qualità senza però mai incidere, il Parma si chiude in difesa per dare più campo possibile alle sue “frecce” per le ripartenze. Ed è proprio con questa tattica che i ducali trovano il vantaggio. Chiesa, come spesso capita, abbassa la testa e non trova i compagni. Risultato? Palla persa, verticalizzazione veloce e gol di Gervinho.
Il resto della partita è un dominio della Fiorentina che prima ci prova con Boateng e poi trova il pareggio con il “solito” Catrovilli di testa. Le emozioni, però, finiscono qui con il risultato che non si sblocca più fino al novantesimo.
Montella a fine partita sembra deluso:” “Abbiamo tenuto molto la palla, abbiamo tirato 19 volte, dovevamo essere più precisi e magari avremmo portato via una vittoria sofferta ma importante”. Poi una carezza: “Chiesa ha giocato più di tutti normale che possa avere un calo più che altro dal punto di vista nervoso. Tra l’altro ha giocato con un po’ di influenza, è molto generoso, diventerà un top player, a volte deve dialogare di più con i compagni”.
I 16 punti in classifica sono un bel bottino, soprattutto pensando che la zona Champions è a soli 5 punti. Resta l’amaro in bocca perché i punti potevano essere di più, ma Montella non può che sorridere nonostante la mancata vittoria. Adesso, però, non bisogna più lasciare punti per strada.