Inter, nella tana del lupo per trovare la svolta

Posted By on Nov 5, 2019 | 0 comments


Giovanni Rosati

In questa stagione, i nerazzurri hanno deciso di alzare l’asticella e affrontare due sfide importanti. La prima in campionato, sfidando i vincitori degli ultimi otto scudetti consecutivi nella corsa al titolo 2019/20. La seconda in campo internazionale, con l’obiettivo di riportare l’Inter tra le grandi d’Europa. Nonostante la squadra di Conte stia facendo benissimo, entrambe queste sfide restano molto complicate da vincere. In Serie A la Juventus è un osso duro ed è finora riuscita a tenere un punto di vantaggio sui meneghini, in Champions League il sorteggio non è stato particolarmente benevolo e, oltre al Barcellona, nel Gruppo F è così stato estratto anche il Borussia Dortmund.

È proprio contro i tedeschi – battuti per 2-0 in casa solo due settimane fa e in linea di massima diretti contendenti al secondo posto nel girone – che l’Inter dovrà vedersela questa sera. Inutile sottolineare come una scontro diretto del genere sia dunque fondamentale per due squadre che hanno per ora raccolto lo stesso identico numero di punti.

Conte non ha dubbi in difesa, dove giocheranno i pezzi da novanta: Handanovic in porta, Godin, De Vrij e Skriniar in difesa. Sulla linea a cinque mediana ci saranno invece due defezioni per infortunio. Asamoah lascerà il posto a Biraghi sulla corsia mancina, mentre Gagliardini dovrà fare i conti con il risentimento muscolare che lo ha colto nell’ultima di campionato dopo aver rapidamente scalato le gerarchie del suo tecnico. In quel ruolo potrebbe giocare Vecino, ma la speranza dei tifosi nerazzurri è quella di rivedere in campo dopo un mese di assenza il miglior giocatore dell’inizio di stagione dei Bauscia, ovvero Sensi. A far ben sperare sono arrivate ieri le parole in conferenza dello stesso Conte: «Stefano è sicuramente un giocatore recuperato, è al terzo allenamento che fa con noi. Faremo delle valutazioni insieme allo staff per capire come è meglio utilizzarlo, se dall’inizio o durante la partita». Davanti, l’allenatore salentino non ha mai variato dall’ultima sosta a oggi, schierando sempre il duo titolare Lukaku-Lautaro, e difficilmente sceglierà una gara di questa importanza per dare fiducia dal 1’ a Politano o al giovane Esposito. La formazione, a parte l’unico dubbio come mezzala, sembra dunque praticamente fatta.

All’andata ci pensarono Lautaro e Candreva a migliorare ulteriormente lo score dell’Inter contro i nerogialli (tre vittorie, un pari e una sconfitta), che non ha oltretutto mai perso al Westfalenstadion, ora Signal Iduna Arena (un pari e una vittoria). Prendere tre punti nella casa del diretto avversario sarebbe un colpo da novanta, ma soprattutto la dimostrazione che questa Inter abbia veramente dato la giusta svolta alla propria storia. D’altronde, era ancora il 2011 quando la Beneamata giungeva per l’ultima volta agli ottavi di finale.

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