Inter, una rimonta faticosa chiude il tour de force

Posted By on Nov 11, 2019 | 0 comments


Giovanni Rosati

Il tour de force delle ultime tre settimane, nelle quali l’Inter ha disputato la bellezza di sette partite tra campionato e Champions League, si chiude in bellezza. A San Siro, i nerazzurri battono infatti il Verona e arrivano alla sosta con il solito margine di un punto dalla capolista Juventus, confermando se necessario ancora una volta la credibilità della propria candidatura per la lotta al titolo.

Eppure, superare i gialloblu non è stato affatto semplice. Per un tocco in area di Handanovic su Zaccagni – lieve e forse cercato, ma di quelli su cui la VAR non può di certo far tornare l’arbitro sui propri passi – gli ospiti sono infatti passati in vantaggio già al 19’ del primo tempo con la trasformazione del penalty da parte di Verre. Da quel momento, la squadra di Juric ha fatto valere la propria solidità difensiva che fino a prima di questa giornata l’aveva portata ad essere la compagine meno battuta al pari della Juventus. Così la reazione meneghina al gol si è infranta alle volte sul muro difensivo scaligero, altre sui guantoni di una sorpresa del nostro campionato come il portiere Silvestri (vedi il miracolo su Vecino per il quale si è guardato al polso dell’arbitro sperando nella goal-line technology) e altre ancora non hanno inquadrato lo specchio della porta di un soffio (vedi la traversa scheggiata da Brozovic).

Solo dopo l’ora di gioco la squadra di casa è riuscita a trovare il gol del pari e a confezionarlo sono stati i giocatori meno attesi. A dare impulso all’azione ci ha pensato Bastoni, sostituto di Godin, con un cambio di gioco tagliato da fantasista. A metterla dentro è stato Lazaro, tanto discusso negli ultimi mesi per un approccio al nostro calcio non semplicissimo, a bucare finalmente Silvestri invece è arrivato più in alto di tutti Vecino, individuato recentemente come una delle maggiori delusioni di Conte e già ipotizzato pedina di scambio per qualche nuovo innesto nella sessione invernale di mercato. Il 2-1 definitivo lo ha invece realizzato Barella, che già da qualche tempo ha superato la propria fase d’ambientamento dimostrandosi spesso fondamentale nella linea mediana dei Bauscia, soprattutto dopo lo stop di Sensi. Il gol è una meraviglia e l’esultanza con il petto all’aria dell’ex centrocampista del Cagliari è emblema di orgoglio ed estasi. Lo merita il ragazzo, lo merita l’Inter in toto. Nell’ultima sosta prima delle vacanze natalizie, i nerazzurri sono sempre lì, a metter pressione ai bianconeri. Una cosa che poche squadre erano riuscite a fare nelle ultime otto stagioni.

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