(di Gianluca Guarnieri) Un passo indietro. A Parma arriva la seconda sconfitta consecutiva per la Roma di Paulo Fonseca (e la seconda in campionato), ed a differenza di Monchengladbach stavolta il rendimento dei giallorossi è in chiara fase calante. Pesano troppo sul risultato fatica ed assenze, per un gruppo ed un tecnico che sono riusciti a mantenere la barra dritta del timone, nonostante infortuni a catena e mancanze prolungate. Anche al “Tardini” il Ko di Spinazzola nel primo tempo ha messo in chiara difficoltà il team di Fonseca, che ha mostrato una comprensibile stanchezza viste le tante partite disputate in un così stretto lasso di tempo. Tra i più provati, i “senatori” Dzeko e Kolarov che non sono riusciti a brillare, tranne che per il calcio di punizione dove il serbo ha centrato il palo a Sepe battuto. Un handicap non da poco, vista l’importanza dei due per classe e carisma, indispensabili attori nel disegno tattico del tecnico ex Shakthar. Una sconfitta che non ci voleva, con il sorpasso della rivale cittadina e del Cagliari per il terzo posto, rivali dirette per il posto Champions. Una doppia debacle che macchia (in parte) il bel cammino fatto in queste ultime settimane. La bella notizia è che dopo la sosta Fonseca riavrà elementi importanti quali Mhkitaryan e Lorenzo Pellegrini, con il conseguente innesto di classe e tecnica. Un rinforzo non da poco, per una squadra costretta a tenere duro, e con gli elementi contati.
