Serie A immaginaria: se le città avessero una squadra unica

Posted By on Nov 12, 2019 | 0 comments


Giovanni Rosati

In un certo senso, se il campionato di Serie A fosse giocato tra rappresentative delle città italiane piuttosto che da singole società nate in ogni dove, la competizione assumerebbe un altro valore. Difficilmente, per esempio, una persona nata a Roma tiferebbe per la Juventus, così come una nata a Napoli non potrebbe mai tifare Milan.

Nella stagione 2019/20, in Serie A ci sono tante squadre come appunto Napoli, Bologna, Parma e chi più ne ha più ne metta, che seguono questo criterio. Ma come sarebbero le formazioni di Roma, Milano, Torino e Genova, ovvero le quattro città italiane che attualmente vengono rappresentate da due diverse società nel massimo campionato nazionale di calcio?

Roma – Nella capitale, l’undici sarebbe scelto tra i migliori giocatori di Roma e Lazio. Tra i pali ci sarebbe il duello tra il giallorosso Pau Lopez e il biancoceleste Strakosha, con il primo che in questo inizio di stagione è parso poter essere un profilo più invitante di quello dell’albanese. Pochi dubbi quantomeno su ¾ della linea difensiva: Kolarov a sinistra è imprescindibile, come al centro Acerbi e Smalling, che è stato pressoché perfetto nei suoi primi mesi italiani. A destra la Roma fatica a trovare un titolare affidabile, con Spinazzola cagionevole, Zappacosta in infermeria praticamente fino al termine del suo prestito e Florenzi e Santon in un momento non semplice. Nella Lazio ci sono Marusic e Lazzari, che sono però più degli esterni di centrocampo, così la scelta migliore potrebbe invece essere l’adattamento del giallorosso Mancini, già in veste di terzino con la Nazionale. In questo modo, la squadra potrebbe oltretutto puntare sulla famosa difesa a tre e mezzo, con Kolarov che si proietterebbe in avanti in fase di possesso e Mancini che resterebbe invece con i due centrali a guardia della propria porta.

Le mezzali di centrocampo non potrebbero che essere Milinkovic e Luis Alberto, ma tra di loro, invece del consueto Leiva, potrebbe piazzarsi Veretout. L’ex Fiorentina si sta dimostrando fondamentale per la squadra di Fonseca e, pur avendo meno esperienza del brasiliano, potrebbe offrire qualcosa in più dal punto di vista della creazione di gioco. Non trova invece spazio un ottimo giocatore come Pellegrini, un po’ per la agguerrita concorrenza e un po’ perché in infermeria da parecchio tempo. Da trequartista di sarebbe il giovane Zaniolo, uno dei migliori prospetti azzurri in circolazione al momento, mentre il duo offensivo sarebbe composto da Dzeko e Immobile, ovvero i due pezzi grossi delle rispettive squadre. E l’accoppiata potrebbe funzionare benissimo, con il bosniaco da regista offensivo e il laziale a inserirsi alle spalle dei difensori.

Roma (4-3-1-2): Pau Lopez; Mancini, Smalling, Acerbi, Kolarov; Milinkovic, Veretout, Luis Alberto; Zaniolo; Dzeko, Immobile

Milano – Più difficile definire il titolare i specifici ruoli della squadra in rappresentanza di Milano, a partire dalla porta. Se l’Inter può contare su una certezza come Handanovic, il Milan ha dalla sua il miglior giovane portiere in attività, Donnarumma, che a soli 20 anni ha già collezionato la bellezza di 175 gettoni con il Diavolo in tutte le competizioni e altri 15 con la maglia della Nazionale italiana, di cui è attualmente il titolare. In una linea difensiva a quattro, andrebbe premiato il rossonero Hernandez sulla corsia mancina, mentre per gli altri tre posti ci sarebbero quattro giocatori in ballottaggio. Gli interisti Skriniar, Godin e De Vrij più il milanista Romagnoli.

Sorprendente il centrocampo a tre, nel quale trovano spazio solamente calciatori interisti. Brozovic da metronomo, Barella e Sensi da mezzali. Nulla da fare quindi per i vari Bennacer, Biglia o Kessié. La rappresentanza milanista si potrebbe invece far vedere sulla trequarti, dove per un posto ci sarebbero sia Paquetà che Suso, entrambi in forma non ottimale di recente ma allo stesso tempo con ampi margini di miglioramento. La coppia d’attacco? Stessa situazione della linea mediana. Piatek è un centravanti valido e prolifico, ma in questa stagione ha abbassato il proprio rendimento come il resto dei compagni e attualmente non vale il duo ormai noto come LuLa, composto da Lukaku e Lautaro.

Milano (4-3-1-2): Handanovic/Donnarumma; Skriniar/Godin, De Vrij, Romagnoli, Hernandez; Barella, Brozovic, Sensi; Paquetà/Suso; Lukaku, Lautaro

Torino – Le due squadre del capoluogo piemontese negli ultimi anni non hanno praticamente mai avuto rose dello stesso livello, con la Juventus che ha praticamente sempre allestito squadre competitive (e vincenti) per il titolo e i granata che si sono spesso limitati a una salvezza tranquilla, con picchi di qualificazione alle competizioni europee. Ciononostante, qualche pedina proverebbero a inserirla anche loro. Per esempio in porta, dove Sirigu farebbe sicuramente concorrenza ai bianconeri Szczesny e Buffon. Si parla di tre fuoriclasse, in ogni caso. Ancora un falso terzino destro nella formazione, con Izzo che potrebbe esser preferito nel ruolo a giocatori che in realtà sarebbero forse più adatti a giocare sulla fascia come Danilo, Cuadrado o De Silvestri. Al centro c’è quel che resta della BBC, con Bonucci e Chiellini che potrebbero essere insidiati da un altro juventino come De Ligt (soprattutto il secondo, visto il ragionamento fatto anche per il romanista Pellegrini). Sulla sinistra, ecco un altro possibile granata: Ansaldi arriva da alcune stagione eccezionali e metterebbe in dubbio la titolarità di Alex Sandro.

In mediana troverebbe posto sicuramente Pjanic, che alla Juve ha trasformato ruolo e funzioni tornando quest’anno anche a rendersi incisivo in zona gol. Da qui in poi, schieramento ultra-offensivo. Al fianco del bosniaco ci sarebbe infatti Ramsey, uno che sta in realtà giocando da trequartista puro nella squadra di Sarri, mentre sulla linea dei trequartisti andrebbero i bianconeri Douglas Costa, Dybala e Cristiano Ronaldo, nonostante con il passare degli anni sarebbe per lui sempre più complicato dare il proprio aiuto sulla fascia in fase di non possesso. Da centravanti? Il Toro ha Belotti che è uno dei migliori attaccanti nel giro della nostra Nazionale e, se lo avessimo messo a paragone con l’Higuain rossonero della stagione passata, avrebbe probabilmente ottenuto la nostra preferenza. Quest’anno, però, scegliamo il Pipita.

Torino (4-2-3-1): Sirigu/Szczesny; Izzo, Bonucci, Chiellini/De Ligt, Ansaldi/Alex Sandro; Pjanic, Ramsey; Douglas Costa, Dybala, Ronaldo; Higuain

Genova – Meno competitiva per il titolo sarebbe ovviamente la squadra del capoluogo ligure. In porta, Radu sta facendo meglio del rivale Audero in questo campionato e per questo motivo andrebbe premiato con la maglia numero uno. Nessuno spicca in modo particolare come terzino destro tra i doriani Depaoli e Bereszynski e i rossoblu Ghiglione e Ankersen. Scegliamo il primo per potenzialità. Nessun dubbio invece a sinistra, dove Murru, Barreca e Pajac non reggono il confronto con un calciatore d’esperienza come Criscito. La coppia centrale vedrebbe un giocatore per squadra, con Romero e Colley che potrebbero spuntarla.

Imprescindibile Schone in mediana, ma con chi altro? Il Genoa ha Radovanovic e Lerager ancora a disposizione, la Samp i vari Linetty, Vieira, Ekdal, Bertolacci o Jankto. Scegliamo Linetty ed Ekdal per completare il reparto. La scelta del modulo premia ancora una volta il 4-3-1-2 (abbiamo schierato tre su quattro selezioni con tale sistema di gioco), così anche in Liguria andrebbe trovato un trequartista. Candidati ideali potrebbero essere Ramirez e Rigoni, ma il sovraffollamento in avanti ci porta a un’altra scelta. Non possiamo infatti escludere nessuno tra Quagliarella, Pinamonti e Kouamé, così l’ivoriano potrebbe retrocedere di qualche metro per ispirare gli altri due.

Genova (4-3-1-2); Radu; Depaoli, Romero, Colley, Criscito; Linetty, Ekdal, Schone; Kouamé; Pinamonti, Quagliarella

In definitiva – Se le squadre di Milano e Torino potrebbero riproporre il duello attualmente in atto tra Inter e Juventus per la lotta al titolo, la selezione di Roma andrebbe probabilmente a sbaragliare la concorrenza per il terzo posto in classifica. Diversa la situazione per Genova. Samp e Genoa sono attualmente al diciottesimo e diciassettesimo posto, in lotta per la salvezza. La commistione delle due rose potrebbe permettere alla città di non rischiare di perdere la propria rappresentanza nel massimo campionato italiano nella prossima stagione, ma difficilmente si potrebbe ambire oltre una salvezza tranquilla.

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