Juve ribaltata

Posted By on Dic 9, 2019 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
All’Olimpico arriva la prima sconfitta stagionale per la Juventus, che perdendo 3-1 con la Lazio non effettua il controsorpasso sull’Inter. Ai bianconeri non basta un’ottima prima mezz’ora culminata nel gol di Ronaldo al 24′. Troppe le occasioni mancate. La poca freddezza sottoporta rimane un problema della Juve di quest’anno. E puntualmente i bianconeri pagano dazio in difesa, dove l’assenza di Chiellini è pesantissima.
Eppure l’inizio era stato confortante: pressing alto e Lazio in netta difficoltà in fase di possesso. La Signora tiene dei ritmi alti, come raramente le era capitato in campionato. I torinesi hanno il demerito di non raddoppiare e consentono ai padroni di casa di risalire la china piano piano. La Juve si abbassa e dopo poco subisce il pareggio di Luiz Felipe, che incorna alla perfezione il cross di Luis Alberto. Proprio lo spagnolo rimarrà per tutti i 90 minuti un rebus irrisolvibile per la Juventus. Da lui prende forma la grande rimonta laziale.
La ripresa vive sul filo dell’equilibrio prima che i bianconeri, come con il Sassuolo, si facciano sorprendere in contropiede. Ripartenza nata da un angolo a favore di Madama, come una settimana prima. Cuadrado stende Lazzari e si becca il rosso. A nulla serve l’uscita di Bernardeschi per Danilo. La Juve subisce l’imbucata del solito Alberto per Milinkovic che fa secco l’incolpevole Szczesny con un controllo di destro ed un sinistro secco potente e preciso. Stavolta la rete arriva a difesa schierata ed evidenzia un De Ligt tornato in difficoltà dopo qualche buona prestazione. Ci sarebbero ancora una ventina di minuti, recupero compreso, per raddrizzare il match ma la Juve si mostra fragile e con le idee poco chiare causa stanchezza. Dal canto suo la Lazio copre bene gli spazi e riparte alla grande, trovando un rigore (sbagliato) e il 3-1 finale con Caicedo.
I 90 minuti di Roma evidenziano un piccolo passo in avanti nel gioco e nell’approccio alla partita, ma anche una Juventus incapace di reagire alle prime difficoltà. Determinante, senza dubbio, l’infortuno di Bentancur al 40′. L’uruguagio, migliore in campo fino a quel momento, ha lasciato il posto ad un confusionario Emre Can sembrato avulso completamente dal tipo di calcio che vorrebbe praticare Sarri. Nervoso, e talvolta pasticcione, avrà l’occasione di rifarsi probabilmente con l’Udinese, stante la quasi sicura assenza del sudamericano.
A Sarri rimane il rammarico di aver visto una buona Juve che ha però sprecato troppo sia in vantaggio, sia sull’1-1 (vedasi Dybala che preferisce concludere invece di passarla al solissimo Ronaldo). E con tanti meccanismi difensivi da rivedere. Che la botta dell’Olimpico rappresenti il punto di svolta della stagione? Il tifo bianconero se lo augura. L’Inter è a soli due punti, tempo per rimediare ce n’è in abbondanza. Ma urgono risposte.

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