(di Gianluca Guarnieri) “Ho i miei giocatori impauriti. Non dobbiamo avere paura. E poi paura di che? Debbo lavorare sul profilo emotivo della squadra”. E’ amareggiato Paulo Fonseca in sala stampa dopo la gara con il Bologna che segna la quarta sconfitta in campionato del 2020. Per la Roma è totale blackout, con una partita da dimenticare contro l’ordinata e aggressiva squadra di Mihajilovic. I rossoblu sfruttano appieno le difficoltà romaniste, colpendo al momento giusto e contenendo i tentativi, piuttosto velleitari della squadra di Fonseca, apparsa spenta e senza idee. La sconfitta di Reggio Emilia con il Sassuolo ha lasciato il segno e la Roma non riesce a scuotersi, andando in crisi e sotto di ben due reti, e serve a poco il bel goal di Mhikitaryan (al suo quarto centro in campionato con ben poche partite all’attivo…) servito da Bruno Peres (incredibile ma vero). La squadra di Fonseca è apparsa troppo sotto ritmo, lenta quasi compassata, con poco filtro a centrocampo da quando è assente Diawara e con Cristante macchinoso e nervoso, espulso per rosso diretto (fallo su Orsolini), non riuscendo ad essere aggressiva quando è necessario. Male anche dietro con Mancini involuto e beffato dal suo ex compagno all’Atalanta Barrow, nell’azione del terzo goal. Atalanta, che rappresenterà la prossima sfida per i capitolini, in una gara che dirà molto per le chance di qualificazione Champions, considerando anche la sconfitta dell’andata. Una nuova settimana pesante per i giallorossi, in crisi perdurante. Crisi che non ha coinvolto i tifosi che hanno incitato la squadra fino al fischio finale di Guida (mediocre il suo arbitraggio…) fischiando soltanto dopo. Dopo la sconfitta con il Sassuolo, gli unici ad essere usciti bene, dall’eclisse romanista.
