SUL FIL DI LANA

Posted By on Feb 8, 2020 | 0 comments


Pasquale Pollio

Per raccontare Ascoli Juve Stabia non si può che partire dal rocambolesco epilogo, perché al minuto novanta con i gialloblù sotto di un gol, il quarto uomo alzava la lavagnetta segnalando quattro minuti di recupero, quattro minuti che avrebbero potuto condannare gli stabiesi ad una sconfitta immeritata, ma i ragazzi di Caserta si catapultavano nella metà campo bianconera alla ricerca del pari, ed a quindici secondi dal triplice fischio Di Mariano si conquistava una punizione dai sedici metri in posizione laterale, alla battuta si presentava Calò, era l’ultima occasione in quanto il direttore di gara aveva già il fischietto tra le labbra, il centrocampista gialloblù disegnava una traiettoria perfetta verso il centro dell’area ed era l’estremo difensore stabiese salito per l’ultimo assalto ad impattare la sfera con uno splendido colpo di testa regalando alla Juve Stabia il gol del pareggio.

Ma andiamo con ordine, al fischio d’inizio Caserta presentava la squadra in campo con il 4-3-1-2 che in fase di non possesso si trasformava in 4-3-2-1 con Provedel tra i pali; Vitiello, Fazio, Allievi e Germoni a formare la linea di difesa; Mallamo, Calò ed Addae a centrocampo, e Bifulco alla spalle di Canotto e Forte, il primo tempo non regalava grandi emozioni e nonostante il predominio territoriale gialloblù era l’Ascoli ad andare al riposo in vantaggio grazie al gol di Scamacca che al decimo sfruttava un errore in uscita della linea difensiva stabiese.

Alla ripresa delle ostilità i due tecnici non effettuavano cambi ma la Juve Stabia rientrava in campo con ben altro piglio ed al sessantaduesimo Forte, su rigore conquistato da Bifulco, segnava il suo decimo gol ristabilendo la parità, ma le “Vespe” non si accontentavano continuando a macinare gioco, e Caserta dimostrava di volerla vincere sostituendo al settantasettesimo Canotto con Forte, non modificando l’assetto tattico ma alzando il baricentro della squadra con due punte centrali di peso, ed al settantottesimo Vitiello si vedeva  annullare il gol del vantaggio per un dubbio fuorigioco, al minuto ottantadue quando l’incontro sembrava incanalato verso il risultato di parità arrivava il terzo cambio stabiese, con Izco che entrava al posto di Bifulco era un 4-4-2, ma come un fulmine a ciel sereno arrivava il gol dell’Ascoli siglato da Ninkovic, a questo punto Caserta decideva di inserire Di Mariano per Mallamo schierandosi con un offensivo 4-3-3, e come vi abbiamo raccontato in precedenza la scelta pagava, la Juve Stabia conquistava un punto meritatissimo dimostrando di avere un carattere indomabile.

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