Nicola Ciacciarelli
La Juve batte il Brescia 2-0 e torna sola in vetta con un punto di vantaggio sulla Lazio e tre sull’Inter. La gara dello Stadium è stata tutt’altro che entusiasmante. I bianconeri vincono, ma non convincono a pieno.
Di fronte ad un avversario rimaneggiato da assenza importanti, una su tutte Tonali, ed arrivato a Torino con lo scopo di rimanere in partita più a lungo impossibile, la Juve inizia subito all’arrembaggio collezionando angoli. Poco a poco la spinta dei bianconeri però si affievolisce, causa quantità industriale di ultimi passaggi falliti. Il 4-3-3 di Sarri presenta Cuyadrado alto, vista l’assenza di Cristiano, mentre Dybala gioca a tutto campo. Punta centrale Higuain. La gara si stappa al 38′: incursione di Ramsey che viene steso da dietro da Ayè, secondo giallo per il francese che lascia i suoi in 10. Sulla punizione seguente Dybala pennella la punizione del vantaggio. Juve più leggera ed in gestione. Forse fin troppo se si considera un avversario nettamente inferiore e con l’uomo in meno. Arrivano diverse occasioni, ma bisogna aspettare la mezz’ora della ripresa per dire che la partita è definitivamente in ghiaccio. Cuadrado sfrutta alla perfezione il tacco di Matuidi freddando il portiere Andrenacci e chiudendo i conti.
I tre punti con il Brescia sono una boccata d’ossigeno per la Juve che, come detto, torna momentaneamente sola in vetta. Persistono i dubbi però sul gioco e la mentalità dei bianconeri di quest’anno. Aggiungeteci il fatto che alcuni giocatori vanno solo a sprazzi, Rabiot e Ramsey ad esempio, più i problemi fisici di altri (Pjanic) e il quadro di una Juve non completamente padrona della situazione è completa. Notizia positiva, oltre alla vittoria, è il ritorno di Giorgio Chiellini in campo. Per lui il quarto d’ora finale