Roma spogliata

Posted By on Feb 17, 2020 | 0 comments


di Giuseppe Porro

 

Era il lontano 1981, e la Roma dell’ingegner Dino Viola e del barone Nils Liedholm stava gettando le basi per il secondo scudetto della storia giallorossa (arriverà l’anno seguente), mentre un artista e grande tifoso romanista, al secolo Luca Barbarossa si presentava al Festival di Sanremo con il brano: “Roma spogliata” che ottenne un buon successo piazzandosi al quarto posto nella più importante manifestazione canora italiana. Quella canzone raccontava una Roma disincantata, che ha distanza di parecchi anni sembra sposare a perfezione la Roma attuale, per l’appunto disincantata; leggera; frivola; assente, anche troppo da non capire la gravità e la situazione pericolosa dove si è cacciata e dove rischia di restare impantanata senza una via di fuga, minando il prossimo futuro.

Roma spogliata

In questo anno bisesto, la Roma ha dei numeri pazzeschi in senso negativo, ovvero 9 partite giocate; 2 vittorie (una inutile in Coppa Italia vista la successiva eliminazione); 1 pareggio, e ben 6 sconfitte (le ultime tre consecutive in campionato con un Febbraio da incubo), ed erano almeno 6 anni che la Roma non perdeva tre gare consecutive, anche se il momento era diverso, ovvero era la stagione di Garcia dove le 3 sconfitte arrivarono a campionato finito con lo scudetto assegnato e con la squadra già in vacanza per stessa ammissione del tecnico transalpino. Ora invece la situazione si è fatta delicata e critica, e la discesa all’inferno potrebbe essere inarrestabile se non si opera sin da subito, la dirigenza societaria e sportiva in questo momento di transizione devono rimboccarsi le mani e raccogliere i cocci di un momento che rappresenta un vuoto di potere che deve far pensare, si sta sperperando un patrimonio sportivo (c’è ancora una stagione da portare a termine, a partire dall’Europa League), societario e di uomini che va valutato in tutto il suo insieme, ora; subito e non domani, perché la Roma è spogliata di tutto, dignità compresa.

Il futuro è adesso

Ora, il futuro è adesso, giovedì prossimo i sedicesimi di Europa League dovranno gioco forza essere un deterrente per dare uno scossone ad una compagine in evidente difficoltà mentale, che solo un miracolo sportivo può far si che i giallorossi possano rientrare in corsa per un posto Champions e riprendere l’Atalanta ormai in fuga (+6 con gli scontri diretti a favore), stando attenti a chi segue perché è a rischio anche il posto in Europa League, e il futuro della prossima stagione, prossima stagione che con la nuova proprietà Friedkin dovrà per forza di cose ripartire da zero, il vero anno zero, mettendo sin da ora tutti sotto esame, perché se è vero che gli esami non finiscono mai, per la Roma spogliata di oggi gli esami sono e devono essere ogni giorno.

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