(di Gianluca Guarnieri) Ci vuole un fisico bestiale. E, di sicuro un cuore forte, per resistere alla tensione. Un cuore grande per le emozioni di Cagliari-Roma, con un continuo up and down, concluso con la vittoria finale dei giallorossi di Fonseca. Vittoria pesante ed importantissima, che porta i giallorossi al quarto risultato utile consecutivo, tra Campionato ed Europa League. Un trend che fa archiviare il pessimo mese e mezzo passato tra Gennaio e Febbraio che ha creato non pochi problemi alla società giallorossa in procinto di approdare alla corte del neo proprietario Dan Friedkin. In Sardegna si è vista la Roma nel bene e nel male, con giocate di classe ed errori difensivi, e con un finale da cardiopalma con tanto di recupero extra. Stavolta però tutto è terminato bene, e non c’è stata la beffa finale, come spesso è successo contro i rossoblu. Protagonisti di sicuro Kalinic, finalmente sbloccatosi con tanto di doppietta ed assist (per il goal di Kluivert) e soprattutto di Henrix Mhkitaryan, protagonista e capace di una gara ricca di estro, giocate e tanta classe con la ciliegina sulla torta del quarto goal, quello finale e decisivo, con deviazione di testa sulla punizione di Kolarov. L’armeno è di fatto l’arma in più della Roma come si auguravano ad inizio stagione Fonseca e Petrachi al momento del prestito dai “Gunners”, e se si leggono le cifre si deve dare per forza una risposta positiva. Infatti, l’ex Manchester United e Arsenal ha realizzato ben 6 reti in campionato con 13 presenze ( di cui alcune solo spezzoni di gara), mostrando la sua capacità spiccata capacità propositiva. Dopo i problemi fisici, il numero 77 ha preso le chiavi della trequarti, supplendo agli infortuni di Zaniolo e Pellegrini, e donando la fantasia necessaria alla manovra offensiva romanista. Un ritorno importante per la parte finale di campionato, nella speranza di poter riguadagnare punti e sfidare l’Atalanta per il quarto posto e il biglietto Champions. Un elemento importante, esperto e tecnico che può fare la differenza.
