PRIMO OBIETTIVO “ABBASSARE I TONI”

Posted By on Apr 7, 2020 | 0 comments


Pasquale Pollio

Ieri si è tenuta un’Assemblea della Lega Serie A per discutere i tagli agli stipendi dei tesserati, anche se le raccomandazioni della UEFA consigliavano di procedere con la discussione privata tra le parti, consiglio recepito solo dalla Juventus che quindi non ha partecipato alla votazione, le altre società hanno poi approvato all’unanimità le linee guida sul taglio dei compensi, la formula elaborata da Dal Pino e De Siervo ha compattato i club, cosa che ha dell’incredibile, l’intervento prevede una riduzione di un terzo (33% pari quattro mensilità omini comprensive) della retribuzione totale annua lorda se non si riprenderà l’attività, e di un sesto (17% pari a due mensilità medie) se nei prossimi mesi si completerà la stagione. Omnicomprensivo significa che nei tagli sono compresi anche i premi.

I club, chiarisce la Lega, definiranno gli accordi con i tesserati, e qualcuno potrebbe anche accordarsi su una cifra inferiore, per esempio il Napoli ha già un contenzioso in atto con i suoi calciatori, le linee guida stabilite dalla Lega sono più severe dell’accordo stipulato dal club bianconero con i suoi tesserati, ma già nella serata di ieri è arrivata la risposta dura del Vicepresidente dell’AIC Umberto Calcagno che dichiarava “E’ una proposta vergognosa e irricevibile, è chiara l’indicazione che si vuol far pagare solo ai calciatori gli eventuali danni della crisi, l’unica parte rilevante del comunicato della Lega è l’inciso con cui si dice che le squadre dovranno negoziare le modifiche contrattuali con i singoli giocatori”.

La speranza è che si abbassino i toni tra le parti che stridono con il momento che sta vivendo il Paese, dove tutti stanno facendo enormi sacrifici, e proprio i calciatori dovrebbero essere d’esempio, ma senza fare demagogia spicciola si deve considerare che il calcio è composto anche dalle altre categorie, e se la Serie B oltre ai diritti televisivi vive grazie alla mutualità del 6/6,5% che le arriva dalla massima serie, le serie minori rischiano invece di scomparire per mancanza di sostegno economico, e ci riferiamo alla Lega Pro dove non ci sono i ricavi derivanti dai diritti televisivi e le Società si mantengono anche grazie agli sforzi economici dei Presidenti che potrebbero venire a mancare vista la situazione economica generale, ci piace anche sottolineare e sottoscrivere le parole di uno dei dirigenti calcistici più esperti, Adriano Galliani attuale AD del Monza, che ultimamente ha dichiarato “La Serie C e la D svolgono un ruolo sociale, togliendo ragazzi dalle strade, ogni squadra ha delle giovanili con migliaia di ragazzi, quindi bisogna far sì che questo compito sociale venga riconosciuto”

Forse sarebbe il caso che, oltre allo Stato, le Società ed i tesserati della massima serie intervenissero per salvaguardare la base del movimento calcistico e che rischia seriamente di scomparire.

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