Roma: la fine della quarantena tra fake e nulla cosmico

Posted By on Mag 19, 2020 | 0 comments


di Giuseppe Porro

 

C’eravamo lasciati con l’ormai imminente passaggio di consegne tra “tycoon” americani, il bostoniano James Pallotta ed il californiano Dan Friedkin. La Roma a stelle e strisce, si preparava a trasferire il pacchetto di maggioranza dal Massachusetts e dalla città di Boston (quartier generale di Pallotta), al Texas nella città di Houston (quartier generale di Friedkin) con nuove e rinnovate speranze di crescita del brand societario e sportivo. Purtroppo la pandemia è il Coronavirus hanno di fatto fermato il mondo intero e tutto quello che in quel momento era realtà, lasciando il pianeta e le sue certezze (o incertezze a seconda dell’angolazione da dove guardiamo) ferme per due lunghi mesi, dove il calcio ed ovviamente la finanza (perché ormai quando si parla di calcio bisogna ragionare non solo di mero pallone, ma di aziende vere e proprie) non sono rimasti per nulla esenti, anzi.

Fake e nulla cosmico
Il mercato bloccato e la conseguente crisi globale, ha fatto sì che i “prezzi” di inizio anno abbiano subito una variazione in ribasso in tutti i campi. Nel (nostro) caso specifico la Roma che aveva un valore di mercato ad inizio anno, ha perso per l’appunto il suo valore stesso in questo stop forzato che ne ha messo a repentaglio la vendita. James Pallotta che aveva trovato un’accordo di massima con Dan Friedkin su cifre che in quel momento riflettevano il valore stesso della Roma (secondo gli entourage dei due affaristi) si è visto offrire ora cifre molto più basse per via del prolungato lockdown, rischiando di far saltare tutto. James (ovviamente) vuol trarre più profitto possibile, Dan (ovviamente) vuol spendere il meno possibile in una situazione paradossale dove tra l’altro la telenovela stadio si trascina ormai in uno stato vegetativo che in nessuna parte del mondo e solo nella città di Roma si può vedere, almeno questo è quello che ci è stato raccontato fino all’esplosione della pandemia che a stoppato tutto è tutti. In questo momento di nulla cosmico si rincorrono tantissime voci più o meno vere tra fake e realtà, che mettono confusione dove non basterebbero tutte le autocertificazioni realizzate in questo periodo per capire qual’è quella giusta, e dove il calcio e tutto l’indotto è fermo e c’è l’incognita sulla ripartenza che non da punti di riferimento all’informazione.

Conclusioni
Quindi al momento della ripartenza dell’intera (o quasi) filiera italiana resta il punto interrogativo sul calcio. Si gioca o no? Ci sono le condizioni giuste per ripartire? Ma soprattutto è tramontata definitivamente la trattativa tra Pallotta e Friedkin sulla cessione societaria? Pallotta cerca nuovi acquirenti nei paesi arabi? La Roma ha talmente i conti in rosso da dover cedere per forza di cose i pezzi migliori? È cosa fondamentale e di vitale importanza per il progetto sportivo, Zaniolo e Pellegrini rischiano la cessione per far quadrare per l’appunto il bilancio? Al momento non ci sbilanciamo e non crediamo che siano tutte notizie certe, proprio perché c’è il nulla cosmico e finché non riprenderà a rotolare la sfera di cuoio non ci saranno certezze. Quindi Friedkin resterà alla finestra come Zaniolo e Pellegrini resteranno in giallorosso, anche perché chiunque sarà il prossimo presidente o proprietario della Roma non ripartire da Zaniolo e Pellegrini sarebbe una follia ed un suicidio di tutto il brand societario e sportivo, e dopo l’addio di Totti e De Rossi la Roma non se lo può assolutamente permettere.

 

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