Roma brucia: acta est fabula

Posted By on Lug 5, 2020 | 0 comments


di Giuseppe Porro

 

Roma brucia, brucia di passione; brucia di rabbia; brucia di nervosismo, brucia che nemmeno Nerone o i Lanzichenecchi avrebbero saputo far meglio, e come dicevano i latini “acta est fabula”, la commedia è finita. Quello che succede alla compagine giallorossa ha dell’inverosimile, dopo averci deliziato poco prima di Natale con una prestazione maiuscola ed una vittoria roboante in quel di Firenze, che andava a rimarcare il lavoro del nuovo e preparato tecnico portoghese, la squadra si è smarrita e pian piano si è sciolta come neve al sole. Nel 2020 pre e post lockdown i giallorossi in 12 gare sin qui disputate, hanno perso ben 7 volte, pareggiando 1 volta e vincendo le 4 gare restanti, lasciando dubbi ed incertezze sul presente e soprattutto sull’immediato futuro, in una piazza stanca; furiosa, quasi rassegnata.

Acta est fabula
La ripresa del mini-campionato ha portato una vittoria contro la Sampdoria (figlia di due perle di Dzeko) che ha gettato fumo negli occhi, fumo che poi si è tramutato in fiamme per via delle due sconfitte consecutive con Milan ed Udinese. Se a Milano ci potevano essere attenuanti tipo il caldo asfissiante (ricordiamo gli scellerati orari della Lega, 17:15 in piena estate), contro l’Udinese si è vista una squadra stanca ed a fine stagione, forse anche a fine ciclo, ma andiamo per ordine. A Milano (ma anche con la Samp e contro l’Udinese) si sono visti gli stessi errori, squadra poco compassata; lenta; distratta, con errori individuali macroscopici che hanno poi indirizzato le gare verso l’esito negativo (tranne con la Samp, dove per l’appunto risolve Dzeko, ma si era partiti sotto grazie ad un errore di Diawara). Con il Milan (che dei fasti berlusconiani mantiene solo il nome) gli errori sono stati di Zappacosta e della coppia Diawara-Smalling, mentre con l’Udinese si è partiti con l’errore di frustrazione di Perotti, per poi veder sparire la squadra dal campo collettivamente. Tutti questi errori, insieme ad altre molte cose, denotano una Roma non tranquilla e distratta dalle vicende societarie, che purtroppo destabilizzano tutto l’ambiente giallorosso in toto.

Conclusioni
Le continue voci di cessione imminente del club; Roma indebitata con le banche; stadio si stadio no; mercato in dismissione, insieme al caos societario con continui cambiamenti di vertici a volte anche “strani” e repentini (mentre ci chiediamo perché alcuni vertici rimangano sempre in auge) destabilizzano per forza di cose una compagine che almeno sulla carta avrebbe da dire molto di più di quello che ha fatto sinora in campo, poi il resto lo fa la comunicazione becera, che a volte nel pentolone mette di tutto e di più, ogni giorno con una nuova rivelazione o presunta tale che nemmeno un giornale di gossip riuscirebbe a fare meglio. Ora è il momento di remare tutti dalla stessa parte per uscire dalla tempesta, d’altronde: “acta est fabula”, la commedia è finita, e questa squadra gli alibi li ha finiti ormai da troppo tempo.

 

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