Roma, l’estasi del Goal…

Posted By on Lug 9, 2020 | 0 comments


 (di Gianluca Guarnieri) Dopo 3 sconfitte consecutive la Roma torna alla vittoria in campionato. Il successo per 2-1 sul Parma ridà ossigeno ai giallorossi che hanno avuto il merito di rimontare, dopo aver subito l’ennesimo svantaggio da quando il campionato è ripartito post “lockdown”. Ancora una volta, protagonista, è stato Henrik Mhkitaryan, al suo ottavo centro in campionato, bravo a mettere in rete in una sorta di “rigore in movimento” dopo un traversone basso di Bruno Perez con tanto di finta di Pellegrini, ed a innescare Jordan Veretout con il centrocampista francese perfetto nella cannonata di destro che ha folgorato Sepe da fuori area. Tre punti importanti e preziosi in una gara segnata dal Var e dal modesto arbitro Fabbri, che ha concesso il fallo da rigore di Cristante su Corneliuss,  agendo in maniera diametralmente opposta, nella ripresa, sul contatto di braccio di Mancini, in piena area di rigore. Episodio che ha mandato su tutte le furie i dirigenti emiliani e l’allenatore D’Aversa, già scottati in episodi simili nella gara contro la Fiorentina. Tornando al team di Piazzale Dino Viola, bisogna sottolineare la prova di assieme, con un maggiore possesso palla rispetto agli avversari, molte palle goal sciupate con il ricorrente palo stavolta centrato da Pellegrini, e le chance gettate al vento dal giovane Villar che avrebbero fatto passare ai tifosi (davanti al video…) un finale di match più tranquillo. A Brescia sabato, Fonseca non avrà Cristante e Mhkitaryan squalificati oltre a Smalling infortunato, ma potrà contare su un buon numero di alternative da schierare in campo, vedi il giovane Ibanez, a suo agio nella difesa a tre. Tra le cose da ricordare, della calda serata, il bell’omaggio del club capitolino alla memoria del Maestro Ennio Morricone, scomparso due giorni fa, con tanto di esecuzione di “Deborah’s Theme” tratto dal capolavoro di Sergio Leone “C’era una volta in America”. Un momento di grande emozione che avrebbe meritato una cornice diversa con tanti spettatori sugli spalti. Le regole anti Covid19 hanno impedito questo, ma non di far indossare ai calciatori di Fonseca una patch sul braccio con il tributo all’immenso musicista. Un ricordo giusto e dovuto dal club per un suo illustre tifoso.

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