OSIMHEN AL NAPOLI: TRA PERPLESSITA’ E STRATEGIE DI MERCATO

Posted By on Lug 24, 2020 | 0 comments


di Mirko Torre

 

Il calcio italiano ha subito un forte danno dovuto al lungo stop degli scorsi mesi, e mentre alcune società, anticipando i tempi, cercano di correre ai ripari anche svendendo i propri campioni in vista della riapertura del calciomercato prevista per il 1 Settembre 2020, il Napoli di Aurelio De Laurentiis sembra avere ben chiare le idee. La notizia che rimbalza su tutte le testate negli ultimi giorni è quella che vede l’attaccante 21enne nigeriano Victor Osimhen ora in forza al Lille, approdare alla corte di Gattuso per una cifra che si aggirerebbe intorno agli 80 milioni di euro, diventando così l’acquisto più oneroso nella storia degli azzurri.

Questo colpo di mercato ha generato diverse perplessità tra i tifosi azzurri e non solo, in molti si stanno chiedendo come il Napoli possa far fronte ad una spesa così ingente per un solo calciatore, per di più una scommessa che ancora deve dimostrare molto in Europa. Gli addetti ai lavori credono che la strategia di ADL sia quella di vendere almeno uno dei top che ha in rosa, per favorire l’arrivo dell’attaccante nigeriano, ma come possono i partenopei permettersi queste cifre ?

Il Napoli ormai da diverso tempo è una delle pochissime società in Italia ad avere i bilanci in attivo ogni anno, grazie ad una gestione quasi maniacale delle proprie finanze e ad una politica societaria molto solida, ma uno degli artefici di questa solidità è sicuramente Cristiano Giuntoli, direttore sportivo dei partenopei dal 2015, che è riuscito a tessere una tela perfetta tra entrate e uscite nelle varie sessioni di mercato. Nell’estate del 2019 infatti il ds azzurro ha piazzato diversi esuberi in Italia e all’estero, molti dei quali in prestito con obbligo di riscatto in seguito a obiettivi raggiunti.

Dopo la sconfitta esterna con il Parma infatti, i partenopei hanno avuto la certezza di incassare un tesoretto di quasi 70 milioni, grazie ai riscatti obbligati da parte proprio degli emiliani, di Roberto Inglese, Luigi Sepe e Alberto Grassi. Riscatti che saranno seguiti da quello di Verdi da parte del Torino e di Chiriches da parte del Sassuolo.

Il Napoli ha voglia di crescere in primis come società, e queste operazioni lo dimostrano, dando solidità al bilancio, sarà poi il campo a giudicare gli investimenti fatti.

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