La Juve suona la nona

Posted By on Lug 27, 2020 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
Missione compiuta. Anche quest’anno. La Juventus vince il nono Scudetto consecutivo e lo fa al termine di una stagione strana come non mai per i ben noti motivi. Allenatore nuovo, risultato vecchio. Il cambio Allegri-Sarri non ha forse portato il miglioramento  del gioco auspicata dalla dirigenza, ma il tricolore è comunque arrivato e i bianconeri coltivano speranze di rimonta con il Lione per continuare il sogno Champions.
La gara con la Samp ha ricalcato in parte l’ultimo periodo bianconero. Juve manovriera, ma poco pericolosa a tratti e in difficoltà se attaccata in velocità dall’avversario. I doriani creano alcune palle gol importanti ma non centrano il bersaglio grosso. La Juve si anima sul finale di tempo e colpisce con il solito Ronaldo proprio allo scadere. Servito da Pjanic, su schema, Cristiano piazza il destro secco che brucia Audero. Nella ripresa la spinta blucerchiata aumenta, ma la porta di Szczesny rimane al sicuro e la Juve blinda risultato e Scudetto con il tap-in vincente di Bernardeschi (primo gol stagionale). Al fischio finale di Fourneau scatta la festa negli spogliatoi.
La forza dei singoli, ma anche la capacità dell’allenatore di non dover plasmare a tutti i costi i propri campioni secondo i propri rigidi dettami hanno fatto la differenza. La Juventus di quest’anno è stata più fragile, più perforabile rispetto alle scorse stagioni, ma è rimasta focalizzata sull’obiettivo. Le quattro vittorie consecutive subito dopo la ripresa hanno permesso alla Signora di gestire il vantaggio sulle inseguitrici, rassegnatesi forse troppo presto all’ennesimo titolo bianconero, nelle ultime due settimane,  Tutto questo è bastato (e avanzato) per vincere in Italia. Occorrerà di più, indubbiamente, in Europa dove lo strapotere dei singoli bianconeri non è così evidente.

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