Roma: anno zero

Posted By on Ago 9, 2020 | 0 comments


di Giuseppe Porro

Quante volte abbiamo sentito parlare di anno zero in questi anni di gestione americana? Tante, troppe volte, ed analizzando bene i numeri forse troviamo il motivo principale del fallimento dell’era Pallotta. Ogni anno che si è cambiato un allenatore (otto in nove anni e già questo dovrebbe far pensare), si e ripartiti da zero con campagne acquisti ad hoc per ogni mister e plusvalenze da capogiro, smontando e rimontando una squadra che non ha mai trovato una continuità d’intenti, e li che sta il vero fallimento di Pallotta. Andando a guardare, quattro dei primi cinque acquisti più onerosi della Roma, troviamo: Schick; N’Zonzi; Pastore e Iturbe, per una spesa totale di 117,5 milioni di €, se a questi si aggiungono le cessioni di Alisson; Salah; Pjanic; Nainggolan etc. il dado è tratto.

Anno zero
Quello che partirà sarà per forza di cose l’anno zero. Il nuovo proprietario porterà una serie di benefit in tutti i ruoli: societari e di campo. Potrebbero esserci cambi sostanziali che dovrebbero provare a far sì che la Roma trovi una strada dritta e di continuità, meno confusionaria e assenteista della precedente, ma anche l’opposto, ovvero confermando i vecchi dirigenti e l’allenatore attuale, ma contando su una presenza più pressante del presidente che dia una sicurezza mentale a tutta la Roma, dai dirigenti ai magazzinieri; dai tifosi agli addetti ai lavori, e non dia alibi a nessuno come già si e visto troppe volte nella gestione Pallotta. In questo caso (siamo in estate ed impazza il mercato) già è partito il toto tutto, ovvero la caccia al direttore sportivo (che per Friedkin è un ruolo fondamentale), all’allenatore, ed ovviamente ai giocatori, ma il gioco delle parti è appena iniziato e il tempo c’è per fare le cose con calma, per il bene stesso della Roma (tra l’altro va avanti l’iter dello stadio che evidentemente ha un ruolo importante anche per il nuovo proprietario), e per partire con il piede giusto.

Conclusioni
Sicuramente sarà una Roma diversa con una consapevolezza ritrovata almeno nella testa, finire la stagione con in mente una società in dismissione, ed invece cominciarla con una società nuova e con voglia di fare, sono due cose completamente diverse. Ora tutti si godranno le vacanze per poi ritrovarsi a fine mese pronti a ripartire con una società diversa, pronta, e speriamo ambiziosa.

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