Nel mar marasma di Marco Giampaolo

Posted By on Ago 14, 2020 | 0 comments


di Gianni Massaro

 

Dopo un anno, sull’altra sponda torinese si decide di cambiare spartito, agli antipodi.
Lontanissimi dall’agonismo granata, alla ricerca di un gioco all’insegna dell’edonismo. Scelta forte, per veri vecchi cuori granata.
In pura contraddizione, almeno in apparenza. Nella proposta accettata alla corte rossonera Giampaolo ha trovato l’allettante possibilità di salire sul famigerato treno che passa una sola volta nella vita. L’allenatore abruzzese è poi naufragato nel contesto milanista. Adesso una nuova opportunità, in un club storico del nostro campionato; un gioco all’insegna dell’ordine e della “pulizia”,
ora Giampaolo può rendersi nuovamente interessante timoniere di una formazione delusa dall’ultima stagione assai opaca.
Un 4-3-1-2 ricorrente che non vede in partenza molti discepoli da cui ripartire, complici incongruenze tattiche, caratteristiche, attitudini e motivazioni carenti.
La sola riconferma di Belotti e dei migliori interpreti non sarà sufficiente per ambire a dimensioni europee.
I ricordi sampdoriani sono distanti, e nonostante Marco Giampaolo da Bellinzona rappresenti una speranzosa novità, non sarà facile perseguire tale linea inedita.
Nato in elvetica zona, DNA Giulianova con idee ed ordine. Uomo che ha navigato spesso tra Centro e Sud, si accinge ad un’affascinante sfida, la sfortunata e sciagurata popolazione torinista da rivitalizzare.

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