Il calcio ai tempi del coronavirus: parte seconda

Posted By on Ago 15, 2020 | 0 comments


di Giuseppe Porro

Parlare di calcio e di coronavirus può sembrare un eufemismo, ma un amara riflessione bisognerà pur farla. Il virus ha mutato il calcio, lo ha cambiato forse per sempre, donandoci un calcio che spacca l’opinione pubblica dividendo le persone tra tradizionalisti ed innovativi. Ieri è successo l’incredibile, l’undici settembre (ma anche in questo caso è un’iperbole, stiamo sempre parlando di calcio) del calcio. Il Barcellona (ma le avvisaglie si erano già viste prima) e Messi; la squadra più forte del mondo e il calciatore più rappresentativo del mondo (insieme a Cristiano Ronaldo) perdono la possibilità di accedere alle semifinali di Champions League. Premesso che ci può stare guardando il valore degli avversari e la competizione “diversa”, è il punteggio che fa pensare (2-8), segno che qualcosa di diverso per forza di cose c’è, ma andiamo per ordine.

Virus e calcio
Il virus ci ha consegnato un calcio anomalo nei risultati a partire dal campionato italiano. Li dove la Juventus ha confermato il trend italiano andando a vincere (anche se non è stato cosi scontato) lo scudetto per la nona volta consecutiva, la ripresa ci ha regalato un finale diverso da come lo si era lasciato ed immaginato. La Lazio (e la Juventus stessa) sono crollate, e l’Inter (molto faticosamente) è risalita fino ad arrivare ad un punto dai bianconeri ed in semifinale (da giocarsi) di Europa League, mentre l’Atalanta ha “rischiato” di vincere scudetto e Champions League (l’esperienza conta molto in campo europeo). Poi ci ha pensato l’Europa per l’appunto a produrre piu incognite e sorprese possibili da mettere in difficoltà anche i più esperti scommettitori. Ora sembra che la nuova formula ad eliminazione diretta piaccia ai vertici Uefa tanto da riproporla nel prossimo futuro, le final-eight modello basket ed i risultati non scontati della gara unica in campo neutro, rendono le competizioni molto più interessanti ed imprevedibili figuriamoci con gli stadi pieni.

Conclusioni
Capita quindi di trovare l’Atalanta ad un passo dalle semifinali di Champions League ed uscire nei minuti di recupero; capita quindi di trovare il Lipsia che fa fuori l’Atletico Madrid grande conoscitore della competizione; capita quindi di trovare il Lione giustiziere della Juventus e di Sarri, giocarsi la semifinale contro il City di Guardiola; proprio mentre ieri il Bayern Monaco eliminava il Barcellona con un punteggio (che avrà ripercussioni su i blaugrana) mai visto prima tra due top club, un “2-8” clamoroso che già a commentarlo ha dell’incredibile e dell’inverosimile.

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