In cerca di risposte

Posted By on Set 19, 2020 | 0 comments


di Dario Vito

 

Dall’ultima apparizione ufficiale dei partenopei è passato poco più di un mese, gli azzurri s’inchinavano alle prodezze di Leo Messi in un Camp Nou silente. Un paio di settimane di relax e la ripartenza con il ritiro di Castel di Sangro. Poche e poco stimolanti le uscite per il nuovo, ma non troppo, Napoli ed il presidente De Laurentiis contagiato anche egli dal Covid, finito nel ciclone delle polemiche per il suo comportamento ritenuto spregiudicato.

È volata via così, la breve estate dei partenopei che domenica ripartiranno dal Tardini dove troveranno il nuovo Parma targato Liverani. Come ci arrivano gli azzurri ? Bene, ma non benissimo. Bene perché se si pensa al breve termine, gli uomini di Gattuso sono sicuramente favoriti per uscire vincitori con i ducali, nonostante le insidie rappresentate da un clima ancora tropicale, specialmente per l’orario di pranzo ed ovviamente i contropiedisti del Parma pronti a sfruttare gli eventuali spazi lasciati dagli azzurri.

Non benissimo se si guarda al lungo periodo. Che il calciomercato del Napoli regali grandi sorprese ed imprevisti non è ormai una novità. Tuttavia, mai come quest’anno è stato il calciomercato in entrata degli azzurri più spento dell’era De Laurentiis. Al contrario, per le uscite sono ore decisive per l’addio di Arek Milik e la sensazione che fino alle ultime ore di mercato, il baluardo della difesa Koulibaly sia con la valigia in mano in attesa dell’offerta concreta da parte degli sceicchi del City. Tra il polacco e l’eventuale vendita del senegalese entrerebbe nelle casse del Napoli una cifra che balla tra gli 80 e 90 milioni, bottino che potrebbe essere reinvestito con innesti di valore che alzerebbero il valore della rosa ma che probabilmente verrà utilizzato per compensare le perdite portate dalla pandemia e della mancata qualificazione in Champions League, dimostrando ancora una volta quale sia la politica societaria.

Spostandoci sul piano tecnico tattico, Gattuso ha lavorato molto durante il ritiro, cercando di consolidare il solito 4-3-3 e creare una alternativa con il 4-2-3-1. Il tipo di modulo sarà determinante per la scelta degli interpreti. Tralasciando il solito ballottaggio tra Ospina e Meret, l’incognita più grande è rappresentata dall’attacco dove solo alle 12.30 di domenica si saprà se ci sarà la convivenza tra Ciro Mertens e Victor Osimhen oppure se uno dei due si accomoderà in panchina. Per quanto riguarda la mediana non mancano le suggestioni. Con il 4-3-3 non ci sarebbero grosse novità al contrario con il 4-2-3-1 solo uno tra Ruiz e Zielinski si ritroverà in mediana con Demme favorito su Lobotka. Per la difesa, la coppia Manolas-Koulibaly non ha dato sufficiente garanzie nell’ultima annata, facile pensare che ci sarà il neo acquisto Rrahamani pronto ad esordire ufficialmente in maglia azzurra affiancando il senegalese in vantaggio sul greco.

La prima di campionato sicuramente fornirà indicazioni importanti per il lungo periodo partenopeo ancora pieno di nodi da sciogliere. Parola al campo !

Submit a Comment