L’arte di imparare dagli errori

Posted By on Set 19, 2020 | 0 comments


di Daniele Craviotto

 

La Sampdoria si presenta, alla vigilia dell’inizio del campionato, sospinta dall’entusiasmo di aver ottenuto un’insperata salvezza anticipata nella stagione da poco terminata. Tuttavia poche sembrano, per ora, le differenze con l’inizio della stagione precedente. Sicuramente non si é assistito alla telenovela cessione sí cessione no, che aveva preso l’attenzione della piazza l’estate scorsa. Non c’é più mister Di Francesco per la preparazione della squadra alle lunghe fatiche che la aspetteranno, bensì il testaccino Ranieri pronto, parole sue, a non far più soffrire i blucerchiati come capitato per tutto il corso del campionato. Tuttavia, sembra che la società doriana stia ricadendo in alcune mancanze che hanno creato la situazione poi risolta da sir Claudio. In primis, l’allenatore si è rimesso nelle mani dei vertici di mercato per ottenere ciò che non tanto desidera, ma serve per completare la rosa, ottenendo fino ad oggi il giovane danese Damsgaard e il portiere Ravaglia proveniente dalla cadetteria e precisamente da Cremona. È stato venduto Linetty (uno dei più positivi nella fase di ripartenza della serie A del Doria) ad una diretta concorrente, basandosi sulla classifica finale 19-20 e non è stato prontamente sostituito prima di inizio campionato. Nuovamente la Samp ha deciso di vendere per poter guardare chi e dove comprare, arrivando spesso in ritardo nelle trattative o venendo scartata per le basse offerte fatte. Inoltre il presidente Ferrero, che continua ad essere non tollerato dalla tifoseria blucerchiata, alterna momenti di eclissi totale ad altri di continue dichiarazioni. Ora la speranza dei tifosi doriani è che la cessione, appena ottenuta, di Murillo possa finalmente sbloccare il mercato in entrata per accontentare e non spazientire mister Ranieri (come accadde con Di Francesco); i nomi accostati (Keita Baldé e Adrien Silva i più altisonanti) risultano interessanti, ma solo nel caso in cui venissero acquistati. Una cosa è certa: il calendario è nuovamente complicato per la Sampdoria nella fase iniziale, ma fornisce una ghiotta occasione, cioè dimostrare che realmente ha appreso l’arte di imparare dagli errori.

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