Continua consonanza condotta

Posted By on Set 25, 2020 | 0 comments


di Gianni Massaro

 

Dove eravamo rimasti?
È l’anno 1978, un anno densamente ricco di eventi nella storia italiana.
Nell’anno solare, macchiato fortemente biancorosso tre sono le sconfitte in Serie A, inflitte da Inter, Bologna e Juventus, all’ultima giornata.
Il girone d’andata terminato alla fine di gennaio vede la squadra veneta pareggiare a reti inviolate contro la Vecchia Signora.
Il primo incontro della seconda fase è deciso da un gol di Prestanti contro il corregionale Hellas, succeduto repentino dalla sconfitta nella trasferta milanese contro l’Inter.
Il ‘Lane’ perde terreno, però, prettamente nella prima parte del torneo. Tantissimi sono i pareggi che rallentano il cammino, due soli sbandamenti, nella fatal Milano contro i rossoneri e precedentemente con la compagine interista che aveva causato il primo stop privo di punti.
Le meneghine uniche due formazioni a condannare gli ostici Berici ad un passivo con più di un gol nell’arco dell’intera stagione.
È dunque un’egregia coesione quella plasmata dall’allenatore emiliano G.B.Fabbri;
il tandem dalla medesima struttura consonantica si scatena nella primavera per produzione di reti. Reparto offensivo esplosivo, retroguardia non delle migliori.
Prestanti,
non distanti,
Faloppa Filippi,
di football sanamente ti strippi,
Filippi Faloppa,
il Venezia galoppa.
La barzelletta continuatela sempre voi. Una barzelletta di alto livello.
A pochissimi punti dalla vetta.

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