Serie A: Guerra fredda tra governo e sistema calcio

Posted By on Ott 8, 2020 | 0 comments


di Mirko Torre

 

Dopo i fatti che hanno circondato Napoli-Genoa della scorsa settimana, in molti aspettavano di capire come si sarebbe evoluta la situazione COVID-19 in casa Napoli e dopo i primi cicli di tamponi è risultato positivo Piotr Zielinski, per il quale è partito subito l’isolamento preventivo in vista della partita di Torino tra Juventus e Napoli.
La partita in questione non è mai stata a rischio secondo quanto detto dalla Lega Calcio, in quanto il protocollo da rispettare era chiaro e organizzato, ma lo stesso protocollo ha rivelato dei buchi che potrebbero creare dei precedenti pericolosi per tutto il campionato di Serie A 20-21.
Dopo aver ripetuto un altro ciclo di tamponi a Castel Volturno, Eljif Elmas, centrocampista partenopeo, è risultato anch’egli positivo nella giornata di sabato, proprio alla vigilia della partenza per l’Allianz Stadium. In seguito a questa notizia la Asl di Napoli ha emesso una disposizione di isolamento e quarantena “fiduciaria” per tutti i contatti stretti dei positivi in questione, quindi per tutto il gruppo squadra. Secondo il protocollo stilato dalla Lega, questo provvedimento non eviterebbe alle squadre di viaggiare e giocare partite anche in trasferta, ma qui si apre un grande interrogativo, la legge Statale prevale davvero sulla legge sportiva?
Questo è quello che si è domandato il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis, ricevendo come risposta dalla Asl che nel provvedimento era compreso il divieto di spostamento essendo una situazione ad alto rischio epidemiologico, decidendo quindi di attenersi alle regole sanitarie locali e non partendo alla volta di Torino.
Ad alimentare le polemiche tra le parti, è stato sicuramente il comportamento della società bianconera, che durante tutta la giornata di sabato e anche domenica prima della partita, ha pubblicato una serie di Tweet che facevano pensare che la partita si sarebbe giocata regolarmente, nonostante la richiesta di rinviare il match.
Domenica sera l’arbitro dopo aver aspettato 45 minuti sul terreno di gioco ha annullato ufficialmente la partita, refertando ovviamente che il Napoli non si era presentato in campo. Subito dopo Andrea Agnelli è intervenuto ai microfoni di Sky rendendo tutta la situazione più chiara dal punto di vista della Lega Calcio, ma allo stesso tempo confermando quanto questo protocollo vada rivisitato, perché se si dovessero verificare di nuovo delle situazioni simili ci sarebbe difficoltà persino a concludere il campionato. Prima però di allontanarsi dai microfoni, Andrea Agnelli si è trovato a rispondere alla domanda che tutti noi amanti del calcio avremmo voluto porgli, e che gli è stata posta da Sandro Piccinini, ospite nel salotto di Sky Sport: “A parti invertite, lei sarebbe partito?”. La risposta è stata la più ovvia che si poteva dare, la Juventus sarebbe partita rispettando il protocollo.
Ora spetta al giudice sportivo prendere una decisione che in qualunque caso genererà ulteriori polemiche. E’ di oggi (lunedi 5 Ottobre )la notizia che lo stesso giudice sportivo avrebbe richiesto un supplemento di indagine in collaborazione con la FIGC per decretare il verdetto.

A questo punto, alla luce di quanto stiamo ascoltando nei vari notiziari nelle ultime settimane, c’è da chiedersi se il Calcio può davvero prevalere sulle leggi sanitarie, aumentando anche il rischio di ulteriori contagi, tenendo sempre presente che i calciatori sono professionisti, ma anche uomini e in questo momento la priorità deve essere la sicurezza sanitaria della popolazione.

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