Alé alea aLeão

Posted By on Ott 17, 2020 | 0 comments


di Gianni Massaro

 

Telefonia mobile. Classe in lampi fulminanti, purezza destrezza riversata in un un giovane destriero portoghese.
Rafael da Almada, made in Sporting Lisbona, naturale diamante, da sgrezzare.
Movenze taglienti, nel 2020 ha iniziato ad essere più cinico sottoporta.
Un iconico viso, volto fanciullesco misto di pigrizia indolente e graffianti colpi.
Esultanza con compagnia telefonica, talento lusitano tangibilmente in fase di crescita.
La lentezza non è punto forte, sa squarciare lembi del terreno, dinamite ad intermittenza sinuosa.
L’avvento di Ibrahimovic e del nuovo anno gli hanno conferito crescente incisività, oltrepassata la soglia annuale dei venti.
Ventilazione di fascia tendente a convergere al centro, trovando la via della porta.
Un ibrido offendere, affonda a scatti, seconda punta, falso esterno, falso nueve, forse.
Lo spartito melodioso del gol si avvale di varie armi, mina vagante sta diventando più costante, concreta.
Rafael Leão ha siglato contro lo Spezia la prima doppietta con la maglia del Milan, primo bis in A, centri confezionati nel secondo tempo, aprendo le danze e chiudendo definitivamente l’incontro.
Cinismo.
Ognuna delle reti, finora ancora poche nelle permanenza milanista, è stata realizzata nella seconda frazione.
Diesel.
Carbura, talvolta subentra, mostrando ottima attitudine nello spaccare le partite.
Iterazione, crescente razione, su azione, mostra talvolta neghitossità, che svanisce col tempo.
Indole della giocata un po’ raffinata da dosare, mettere la propria firma sul tabellino prima della ripresa prossimo obiettivo per l’attaccante portoghese.
Falso nueve, scritto sopra: forse.
La zampata che facilita la vittoria rossonera contro lo Spezia giunge da repentino sviluppo di calcio piazzato, su punizione tocco funesto in area.
Il terzo colpo inflitto al club ligure regalato con un’altra dolce pedata a pochissimi metri dalla porta, frontalmente tracciata una scia con la suola.
Come la prima, tacchetti adoperati, in estirata chiamata in causa la suola.
È una doppietta di sana pianta, scarpa che respira, ecologiche firme, attuazioni alternative.
L’impressione di un giovane un po’ svalvolato, attratto dallo stiloso, svampire e svampare verbi fatali capaci di indurlo in tentazione.
Killer instinct in agguato, due acuti da bomber, bersagliando a pochi passi dall’obiettivo.
Dunque, falso nueve in evoluzione, sul sentiero della polivalenza, duttilità, sposando anche il numero attestato del gol.
Un primo fare aleatorio, “invecchiando” crescono le maturità per il ventunenne.
Nella musica avanguardista c’è spazio in un criterio di composizione per un certo grado di libertà all’esecutore. Trattasi di alea.
Il giovane da Almada è parziale modernità, un artista, abile a svariare, potendo ricoprire più ruoli, libertà deflagrante.
Sembra possa essere incipit di una carriera di alti ranghi, dal principio, alea, aLeão, taglia forte.

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