Filosofeggiare amaro

Posted By on Ott 27, 2020 | 0 comments


di Gianni Massaro

 

Se il vidco era giunto in ‘Belpaese’ ad inizio anno, al tramonto duemilaventiano non ha ancora salutato la scena.
Mentre si scaldava la primavera, ora fallace: primafalsa.
Ha proseguito, più o meno imperterrito in autunno, abbracciando ogni stagione nella Penisola.
Insolente, si sta trattenendo nel pianeta troppo lungamente.
Autunno, meglio sostituire con commiato sillabico unno, distruggendo in una stasi semi-totale benessere ed avere del popolo. Respiro del pensiero lucido affannoso, urge plastica forza di volontà, forza di serenità.
Un cervello abile, malleabile, bile non in eccesso. Non ricalcare l’eco di becerume, senza allo stesso tempo, catapultarsi nel dilagante opinare opimo dei più, per materia non opinabile: scienza.
Provare a carpire che nel secolo scorso l’intero proscenio mondiale era enormemente esposto alla morte, porte aperte per un improvviso decesso.
Constatare la sconfitta e l’inadeguatezza dell’agire politico, tra rinvii non rimandati, ‘mandati’ e dati infarciti.
La politica è ‘roba’ seria, sconfitta è generale, seppur alcuni meticolosi, rispettosi ed adempiendo a tutte le regole e leggi, perennemente, si sentono traditi.
Trascorrono i mesi, e l’evoluzione pare sempre più radicata in tanti, insita, involuzione.
Stregoni e magoni, sempre o quasi per il solo bene individuale, al massimo familiare.
Nel bene o nel male, allora resta la sfera, tonda. Onda che può far viaggiare, col pensiero, siero, positivi, negativi, negativizzati, aizzati animi, rizzati peli, vizi non persi, muniti di armi, e santa pazienza.
Il pallone, almeno finora, resta protagonista capace di toccare nelle corde viscerali almeno i tanti, milioni, di tifosi, tra gioie o ulteriori dolori, delusioni, sarà almeno minimo flebile segnale letale o confortante di emozioni, mozioni.
Dinamismo di battiti, ulteriore motivo per alimentare la propria voglia di vitalità, capacità di reinventarsi positivamente (giusto una parola tanto ripetuta, fino alla nausea, divenuta marcia).
Col minimo, dal minimo essere in grado di ottenere il massimo.
Così nascono le grandi storie, memorabili imprese.
Certo, sarà ostico sentiero.
È ciò a differenziare gli animali dagli uomini, ora chiusi, rinchiusi, in casa ininterrottamente, alla stregua di zoo, case, abitazoo.
Confidando in una politica meglio operante, davvero tanto, non solo parlante.
Tra grilli e sigilli, in un agire concreto, per tutti, evitando altri svariati lutti.
Avariati discorsi, sperando in un realizzare “meno peggio”…

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