La calma é la virtù dei forti

Posted By on Nov 12, 2020 | 0 comments


di Daniele Craviotto

 

Vietato disperare. Questo deve e dovrà essere l’imperativo dalle parti di Pegli in questi vitali 15 giorni di sosta e dopo la brutta sconfitta con la Lupa giallorossa. É vero che la situazione non si può definire rosea (con un terzultimo posto da dividere con il Torino, che può far valere lo scontro diretto), ma nemmeno nera come al momento la classifica recita. Diversi sono i motivi per tenersi “sull’attenti”, come lo sono per non demoralizzarsi in un anno e una stagione che lo portano di per sé. Riguardo ai primi, é evidente come il Genoa sia attualmente la squadra più indietro da un punto di vista atletico, con un gioco piuttosto compassato e che vive di singole fiammate. Altro problema riguarda la fase difensiva che ha una media di più di 2 gol a partita. Inoltre, tolto il Crotone (già affrontato, battuto e rimane l’unica vittoria), tutte le squadre hanno smosso la classifica e vinto almeno una partita; compreso quello Spezia che sembrava destinato all’oblio e che invece sopravanza i rossoblù di 3 punti. A tutto si deve aggiungere la complicata situazione societaria con rottura tra presidente e tifoseria e i pochi tesserati di proprietà. Tuttavia, per uno Spezia che momentaneamente va, un Benevento trovi dopo che l’avvio aveva fatto ben sperare e da qui iniziano i principi su cui fondare una ritrovata calma. Altro fattore sta nel stare iniziando a ritrovare un centravanti che segni e faccia segnare (Scamacca) e di avere un allenatore preparato come Maran che con il Chievo era abituato a dover rincorrere la salvezza. Si può, infine, guardare la storia delle ultime 10 annate del Genoa in relazione alle prime 7 giornate. Si scopre infatti che solo 2 volte il Grifone ha ottenuto più della metà dei punti disponibili, ma ha concluso il campionato nei bassifondi della classifica (16 posto nel 16-17 e 17 posto nel 18-19); invece solo altre 3 volte, oltre quest’anno, il Genoa alla settima aveva fatto meno di 2 vittorie e due volte su 3 si è salvato tranquillamente posizionandosi quattordicesimo nella stagione 13-14 e al dodicesimo nel 17-18 (dove addirittura fece soli 2 punti e 0 vittorie), che sono tra i migliori piazzamenti di questa decade. Dunque, senza troppo rilassarsi, i rossoblù mentalmente dovranno rifarsi a quel famoso detto che dice “i cavalli buoni si vedono sempre all’arrivo”. É la storia recente che lo suggerisce e lo impone.

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