di Gianni Massaro
È superba Roma, imbattuta sul campo in Serie A da tanto tempo, ultima sconfitta nella scorsa stagione.
Luglio, Napoli Roma, a San Paolo. Sull’asse magico a lungo, in gol Callejon-Insigne, due reti intervallate dalla firma di Mkhitaryan.
L’ex Arsenal uomo in più delle ultime settimane, prezioso apporto per una grande striscia di risultati positivi; il prossimo sarà test probante, ancora nel segno dei partenopei.
Napoli Roma, ancora una volta, il giocatore armeno anche nella caduta ultima si rivelava strenuo protagonista in zona gol.
Col Parma destro strepitoso e mancino da rapace d’area, tre a zero secco ai ducali, in seguito alla tripla marcatura nella trasferta genoana, totalmente indirizzata dal giocatore di Erevan.
In stato di grazia, efficacia abbondante.
Mentre il Napoli si mostra meno solido e vivace, è sconfitta casalinga contro un cinico Milan, senza un elemento fortemente voluto da Gattuso.
Dosi d’Osimhen non ci sono state, contro i rossoneri. E certamente non si può ricorrere all’assenza, una, per celare una carenza, collettiva, in verve e concretezza.
Nel marasma d’una equilibrata concorrenza spicca la stabile banda neroverde e la Roma di Fonseca (sul campo finora ambedue con miglior differenza gol alla pari di Milan e Juve).
Compagine giallorossa coadiuvata da massiccia esperienza offensiva, sontuoso Henrix Hamleti, icona in patria, giocatore dai colpi pregevoli e dalle capacità tecniche notevoli. Quasi venti trofei ottenuti in carriera.
Non sarà mica un caso.