Juve agli ottavi, ma che fatica!

Posted By on Nov 25, 2020 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
A fatica, e che fatica, la Juventus batte il Ferencvaros e vola agli ottavi di finale, anche se probabilmente da seconda in classifica. Allo Stadium finisce 2-1, con le solite firme di Ronaldo e Morata (subentrato a Dybala) che ribaltano l’inaspettato vantaggio ungherese di Uzuni.
La gara di andata dominata in lungo e largo dalla Signora è subito un ricordo. Rebrov disegna una squadra cortissima e compatta, sempre pronta a ripartire e che buca centralmente la Juventus, priva di un uomo che sappia far da filtro una volta che gli ospiti oltrepassano la metà campo. Ci sarebbe McKennie, ma l’americano è confinato sulla fascia e non entra mai realmente in partita. Il Ferencvaros passa grazie ad una ripartenza, forse ”sottovalutata” dalla Juve che inaspettatamente si trova va sotto al 19′. Occorre il solito lampo di Cristiano per ristabilire la parità.
Con il passare dei minuti, specialmente nella ripresa, gli ospiti ripartono di meno, stanchi per le energie spese nella prima frazione, ma concedono il giusto. I pali di Bernardeschi e Morata sembrano completare perfettamente una serata negativa. E invece nel recupero arriva uno dei rari movimenti ad attaccare la profondità e sorprendere la difesa alta del Ferencvaros. Danilo lancia Cuadrado che di prima intenzione serve Morata. Di testa, con l’aiuto del portiere Dibusz lo spagnolo agguanta gli ottavi.
La gara di ieri sera conferma che appena scende la tensione questa squadra può faticare con chiunque. Basta un avversario tatticamente ben messo in campo, che tenga la difesa alta per creare enormi problemi alla Signora. La chiave del match, in negativo, è stata la mancanza di verticalizzazione immediata. Troppi tocchi e poca lettura del gioco. Passo indietro per Arthur e, dopo un discreto inizio, male anche Dybala . L’argentino sembra psicologicamente soffrire il momento, non riuscendo a rendersi utile all’interno dell’undici di Pirlo. L’impressione è che il suo momento arriverà e che entrando a gara in corso, alla lunga, può essere l’arma in più di Andrea Pirlo.

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