Serie A: usato sicuro o cimitero degli elefanti?

Posted By on Nov 28, 2020 | 0 comments


(di Giuseppe Porro)

Il calcio italiano è alla deriva ormai da anni, ed il livellamento verso il basso è sempre più evidente e non solo per gli introiti che non sono più quelli di prima.

Guardando infatti le entrate ridotte all’osso della nostra serie A, che con il Covid sono diventate ancor più striminzite, non sarà possibile vedere in Italia per ora campioni del tipo di Mbappe o Salah, oppure Haaland o Hazard etc.

Se analizziamo la situazione a livello anagrafico, i giocatori che stanno dominando il nostro calcio oggi, sono in maggioranza ultratrentenni. Situazione figlia del nostro calcio in crisi.

Infatti leggendo la classifica comandano gli “attempati”. Il Milan è primo grazie ad Hibraimovic; segue il Sassuolo di Ciccio Caputo; poi la Roma di Dzeko, Mhikitaryan e Pedro; la Juventus di Cristiano Ronaldo, e via via il Napoli di Mertens, la Lazio di Immobile, etc.

Insomma, calciatori con la C maiuscola, visto che comunque nelle competizioni europee facciamo sempre la nostra figura, ma comunque calciatori con una carta di identità gravosa che a lungo andare peserà su tutto il movimento.

Allora i dominatori del nostro calcio oggi, sono pensionati che vengono a svernare, o campioni senza fine che sono molto più longevi di prima? Una riflessione va comunque fatta.

Il calcio parla una lingua universale, e se per poter tornare a brillare come negli anni 80′ bisogna passare anche attraverso il calcio degli ultratrentenni, ben vengano i campioni senza fine. Il nostro calcio ora a bisogno di loro, dell’usato sicuro.

Difatti il mito che si cela dietro il cimitero degli elefanti parla di un Eldorado che fa dell’avorio la sua ricchezza, quindi godiamoci l’avorio che abbiamo, perché è al momento la nostra ricchezza calcistica.

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