La capitale depredata dai Forestieri

Posted By on Dic 1, 2020 | 0 comments


di Daniele Izzo

 

Un pallido celeste, scolorito in bianco, si è facilmente tramutato in buio nero. L’Udinese torna a imporsi all’Olimpico laziale dopo sei lunghi anni, e lo fa con sublime autorità e una debordante facilità.

Nel settembre 2014, la Lazio di Pioli, che studiava da grande, fu condannata dalla staffilata di Thereau. Oggi, a distanza di sei anni, sono cambiati i nomi ma non la naturale facilità con cui la squadra di Cioffi è riuscita a metter le briglie alle fonti di gioco biancocelesti. Strakosha, l’unico reduce dalla sfida all’allora squadra di Stramaccioni, ha raccolto per ben tre volte la palla in fondo al sacco. E non si pecca d’oltraggio a dire che i gol subiti avrebbero potuto esser anche di più. Arslan, Pussetto e Forestieri sono i nomi consegnati dal campo agli annali. Ma nella vittoria friulana c’è molto di più. Il secondo di Luca Gotti, Cioffi, urla, sprona e telecomanda una squadra accorta, diligente nelle coperture preventive e minuziosa nell’inibire la fantasia della Lazio, a dir la verità debolmente accesa di suo. È così che Immobile e Correa perdono l’orientamento tra le Alpi Giulie, per una partita personificatesi in Becao, Nuytinck e Samir; che Luis Alberto perda la sfida dei 10; e che due argentini, che questa partita non dovevano neanche giocarla, imperversino come una zonda, secca e polverosa, su Patric e compagni. Difficile trovare una prestazione degna della sufficienza tra le fila biancocelesti. Forse impossibile, per quindici dei sedici scesi in campo. Si salva solo Ciro Immobile e non per quanto mostrato sul terreno di gioco, né per la volontà che lo ha portato a guizzare sullo scellerato retro-passaggio di Jajalo, ma soltanto per aver trasformato il rigore che gli vale il definitivo sorpasso a Giuseppe Signori.

Lazio – Udinese termina 1-3: i capitolini perdono una ghiotta occasione per accodarsi al gruppo delle seconde; i Forestieri bianconeri depredano l’Olimpico dei tre punti e, soprattutto, delle certezze che la Lazio sembra aver riacquisito dopo le importanti sbandate di inizio stagione.

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