SULL’ORLO DEL BARATRO

Posted By on Gen 6, 2021 | 0 comments


Pasquale Pollio

Cominciano a mancare le parole per descrivere questa prima parte di stagione del Cagliari, che colleziona l’ennesima sconfitta in casa contro un Benevento tutt’altro che trascendentale, ma ciò che preoccupa di più è la confusione in cui sembra essere piombata la guida tecnica, con continui cambi di assetto tattico che rendono ancora più complicato la crescita del gruppo, Di Francesco era partito provando a far giocare i suoi con il suo modulo preferito il 4-3-3 che aveva anche ispirato il mercato estivo, poi accortosi dei problemi che si stavano manifestando decideva di passare al 4-2-3-1, ma per non farsi mancare nulla, in alcune gara, ha presentato la squadra con la difesa a tre o a cinque mandando di fatto tutti in confusione, tornando alla partita odierna, dovendo inserire il Ninja nello scacchiere tattico, il tecnico decideva giustamente di sistemare la squadra in campo con il 4-3-2-1 con Nainggolan e Joao Pedro ad agire alle spalle di Pavoletti, e la prima parte della gara faceva presagire ben altro epilogo visto il vantaggio raggiunto al minuto venti da Joao Pedro, ma dopo il gol del sorpasso giallorosso ad opera di Tuia la squadra si  scioglieva come neve al sole dimostrando tutte le sue fragilità e non riusciva in tutto il secondo tempo a mettere realmente in difficoltà un Benevento che si difendeva in maniera ordinata giocando con tutti gli uomini dietro la linea della palla.

La situazione ora diventa veramente complicata perché con quattordici punti conquistati in sedici gare, una difesa colabrodo ed il nervosismo imperante che traspare, vedi espulsione di Nandez, l’unica soluzione logica sarebbe quella di esonerare Di Francesco, tecnico voluto fortemente dalla proprietà, blindato con un contratto biennale, e che sembra arrampicarsi sugli specchi con le sue dichiarazioni ad ogni post partita, ora la palla passa a Giulini che deve decidere velocemente il da farsi onde evitare che sia poi troppo tardi.

 

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