Roma: Stadio, Anfiteatro, Arena, Circo!

Posted By on Mar 3, 2021 | 0 comments


(di Giuseppe Porro)

È ufficiale, i Friedkin rinunciano definitivamente al progetto Tor di Valle costato il “posto” a James Pallotta, che non è, e non sarà il solo a rimetterci la poltrona.

Se cerchiamo sul vocabolario il sinonimo di stadio, troviamo altri termini tutti provenienti dall’antica Grecia e dall’antica Roma, dove tra l’altro gli stadi li costruivano, ed anche bene.

Tra i sinonimi di Stadio (famoso quello di Diocleziano a Piazza Navona); c’è Anfiteatro (famoso quello di Flavio noto come Colosseo); Arena (famosa quella di Verona) e Circo, termine che più si addice a questa vicenda.

Nove anni di carte bollate, cambi di progetti e assessori, ma soprattutto chiacchiere. Chiacchiere che fanno sì che a tutta la vicenda si affibi il termine di circo che ci sembra il più appropriato.

Circo, ma quello dove i bambini vanno a vedere i clown (con tutto il rispetto per i clown) dove altri protagonisti tra politica, finanza ed imprenditoria, hanno fatto ridere più di chi fa ridere di mestiere.

Ora i Friedkin, che continuano a lavorare in sordina, quindi a lavorare e basta, abbandonano il “progetto Pallotta” ma non l’idea di costruire uno stadio della Roma.

Uno stadio a misura della Roma, con servizi per i fruitori (bar, ristoranti, etc.) ma senza business park ed altre costruzioni che con lo stadio c’entrano poco, tenendo presenti diversi siti tra cui anche Tor di Valle.

Ora si spera che l’iter che vorrà una casa giallorossa ecosostenibile verde e all’avanguardia, non sia in salita e irraggiungibile come il precedente.

Gli incontri ci sono stati, continuano ad esserci, e ci saranno ancora. L’importante è che non restino solo tali perché la Roma ha bisogno della sua “home” da padrona, e non da sola “mera utilizzatrice”.

Una casa che i tifosi giallorossi sognano dai tempi del grande presidente Dino Viola, l’ingegnere lungimirante che aveva già visto lungo portando avanti l’idea stadio di proprietà in tempi remoti.

Ma anche allora, come oggi la politica la fa da padrona. Si spera finalmente a distanza di molti anni di arrivare ad una conclusione positiva per (la)Roma ed i romani(sti).

Ovviamente con una nuova amministrazione visto che questa ha fatto il suo tempo perlomeno per come ha gestito la questione stadio, vicenda che costerà parecchi consensi alle prossime amministrative, ma questa è un altra storia.

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